Come deve procedere un docente precario alla rinuncia del bonus IRPEF, ex bonus Renzi?
Il BOnus IREPF detto anche Bonus Renzi, fino a qualche anno fa era di 80 euro ed è stato aumentato a 100 euro. Viene riconosciuto in via automatica dal datore di lavoro direttamente sulla busta paga del dipendente. Ma può capitare che nel corso dell’anno il lavoratore superi la soglia massima prevista per averne diritto e si trovi nella scomoda posizione di doverlo restituire in sede di conguaglio.
Mentre per i lavoratori dipendenti del settore privato la rinuncia al bonus può essere fatta direttamente al datore di lavoro o sul sito dell’INPS, discorso diverso per i dipendenti del settore pubblico che devono presentare la rinuncia direttamente sul portale NoiPA.
Rispondiamo alla domanda di un nostro lettore che ci chiede:
Buongiorno!
Mi chiamo M. ed ho un contratto a tempo determinato (31 agosto) come personale educativo presso un istituto alberghiero in Umbria. Ho avuto la supplenza qualche giorno fa.
Avendo partita iva (già inviata richiesta alla dirigente per autorizzazione, ma non è questo il problema), il mio commercialista mi ha raccomandato di comunicare in segreteria che non ho diritto al Bonus Renzi e che quindi non mi va messo in busta paga. Lo scorso anno mi è stato messo in ogni stupendo ed ora devo restituire le quote erogate!
L’ho detto in segreteria ma la risposta è stata “non è di nostra competenza”.
Ora, come devo fare? Non trovo una soluzione!
Chiedo il vostro aiuto!
Anticipatamente ringrazio
Rinuncia al Bonus IRPEF
Per il dipendente pubblico che vuole rinunciare al Bonus IRPEF è necessario procedere alla comunicazione su NoiPA e per farlo deve essere in possesso delle credenziali di accesso.
Dopo essersi autenticati sul portale è necessario accedere alla propria area riservata in cui andrà scelto il servizio “Bonus IRPEF”. Nella voce “gestione bonus fiscale” si deve procedere alla comunicazione della rinuncia al beneficio. In questa stessa area è possibile anche revocare una rinuncia già presentata.
Rinunciando al Bonus in questione non si rinuncia all’importo eventualmente spettante, ma si comunica semplicemente che non si vuole che lo stesso sia erogato in busta paga mensilmente. IN questo modo, se spettante, si recupererà l’importo in sede di dichiarazione dei redditi l’anno successivo.
Gli effetti della comunicazione, in ogni caso, decorrono dal primo cedolino stipendiale utile dopo la comunicazione. Per le eventuali somme già percepite e non spettanti, invece, si procederà al recupero in sede di conguaglio fiscale.
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, 2022-09-17 10:35:00, Come deve procedere un docente precario alla rinuncia del bonus IRPEF, ex bonus Renzi?
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