Lamezia Terme- “Non finite mai di dimostrare quanto siete meschini.” Questo la parte finale dello sfogo di un padre ancora ferito per la morte del povero figlio. Stiamo parlando di Andrea Muraca, papà del 18enne Antonio che lo scorso 24 Agosto, ha perso la vita mentre si dirigeva al lavoro, precipitando con la sua autovettura in un canale lungo via Salvatore Raffaele a Lamezia Terme. Il padre del ragazzo, attraverso un post sul suo profilo Facebook, ha voluto manifestare tutta la sua rabbia nei confronti della società “Sicurezza e Ambiente S.P.A.” che, recentemente, gli ha inviato una richiesta di risarcimento per l’incidente che ha coinvolto il figlio. “Questo è lo stato italiano, – scrive Andrea Muraca – chiedono un risarcimento per l’incidente di mio figlio, cosa dovremmo risarcire? Un guardrail che non c’era, una barriera inesistente su un ponte profondo 10 metri affianco la strada ad alto traffico, la società si chiama Sicurezza e ambiente s.p.a esiste sicurezza su quella strada? Il fiume era pulito? Una vegetazione talmente fitta – conclude – che abbiamo impiegato 6 ore per trovarlo, vergogna italiana non finite mai di dimostrare quanto siete meschini.” Giuseppe Notarianni , 2022-09-28 11:01:00, Lamezia Terme- “Non finite mai di dimostrare quanto siete meschini.” Questo la parte finale dello sfogo di un padre ancora ferito per la morte del povero figlio. Stiamo parlando di Andrea Muraca, papà del 18enne Antonio che lo scorso 24 Agosto, ha perso la vita mentre si dirigeva al lavoro, precipitando con la sua autovettura […]
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