Ritorno a scuola: quali sono le principali preoccupazioni che attanagliano i dirigenti scolastici in questo inizio di anno scolastico? Tra l’addio a tutte quelle restrizioni pandemiche che hanno caratterizzato gli ultimi due anni scolastici e la nuova emergenza dettata dalla crisi energetica, diciamo che questo non si prefigura essere un anno tanto sereno. Senza contare l’ordinaria amministrazione. Tuttoscuola ha pensato di ascoltare direttamente le voci di alcuni dirigenti scolastici alle prese con il ritorno a scuola e l’avvio del nuovo anno scolastico.
Ritorno a scuola, Rusconi: ‘Preoccupano le cattedre vuote’
Quel che preoccupa maggiormente Mario Rusconi, a capo del liceo scientifico Pio IX all’Aventino e presidente dell’Associazione presidi di Roma è “l’annoso problema, che sembra irrisolvibile per l’amministrazione, di far sì che tutti i docenti, gli impiegati e i collaboratori siano in servizio dal primo giorno di scuola. Cosi non sarà anche quest’anno, mancheranno persino dirigenti e dsga e ciò che è più grave è che spesso gli impiegati amministrativi che vengono mandati nelle segreterie non hanno le competenze per il lavoro delicato che devono svolgere. A ciò si aggiungono i problemi legati all’aerazione ed al riscaldamento. Ultimo appello che vogliamo fare alle famiglie: provvedete a far vaccinare i vostri figli perché l’attuale percentuale al 40 per cento non è sufficiente per assicurare un buon andamento dell’anno scolastico senza la diffusione del virus”.
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Ritorno a scuola, Caricella: ‘Collaboratori scolastici insufficienti’
Per le risorse umane è preoccupata anche Cristina Caricella, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Mahatma Gandhi” di Roma: “La cosa che mi preoccupa di più ad inizio di questo anno scolastico è avere un numero di collaboratori scolastici non sufficienti a garantire pulizie e sorveglianza degli alunni, avere un assistente amministrativo su quattro e quindi la segreteria inefficiente, e non avere dsga...”.
Ritorno a scuola, De Carlo: ‘Rendere attraente l’offerta formativa’
In Calabria, Angela De Carlo, dirigente dell’IISS di Amantea (Cosenza): “La principale preoccupazione dell’istituto di Istruzione secondaria superiore di Amantea che dirigo è quella di individuare metodologie e azioni che possano rendere attraente alle giovani generazioni l’offerta formativa della scuola. Tale ambiziosa visione può avvenire solo attraverso il massiccio coinvolgimento di tutte le migliori risorse umane del territorio. Si auspica in un sodalizio di corresponsabilità educativa che sappia essere in grado di comprendere e far comprendere l’importanza e la rilevanza che la scuola occupa quale fondamento del miglioramento dell’umanità nel suo complesso. Tale visione propria e specifica purtroppo spesso viene dimenticata per una eccessiva burocratizzazione sistemica che negli anni ha fagocitato ogni pubblica amministrazione. Si spera che l’esperienza pandemica possa almeno far comprendere che le scelte debbano avere come prioritario ed esclusivo obiettivo quello di non lasciare indietro nessuno. La dispersione scolastica è un insuccesso di qualsiasi società che voglia definirsi civile”.
Ritorno a scuola, Sasanelli: ‘Preoccupa la precarietà’
Andiamo ora in Puglia dove Antonella Sasanelli, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Pascoli Cappuccini di Noci (Bari) lamenta “il senso di precarietà sempre più diffuso nella comunità scolastica in relazione alle comunicazioni istituzionali che ci dicono, in sostanza, ‘state pronti a tutto’ e che ha accentuato la dicotomia tra chi desidera tornare allo slancio progettuale precedente all’emergenza e chi resta ancorato al senso di paura…”.
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“A questo si aggiunge – ed è lo specchio dell’amministrazione – un crudo ritorno al passato ante Covid in termini di sottodimensionamento dell’organico. So di non essere l’unica dirigente scolastica in questi giorni ad essere in difficoltà nell’assicurare la pulizia dei plessi, ancora più disastrosa la situazione della segreteria…”.
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Ritorno a scuola, Giulio: ‘Preoccupato dalla difficoltà di gestire l’ordinario a causa della mancanza di personale’
Il personale è anche la principale preoccupazione per Silvestro Giulio, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Pio La Torre di Roma, che racconta le difficoltà di gestire l’ordinario a causa della scarsità del personale, in particolare dei docenti di sostegno e dei problemi di sottodimensionamento delle segreterie, con all’orizzonte i timori per una possibile recrudescenza del Covid….
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, , Pubblicato da Anna Maria De Luca
Ritorno a scuola: quali sono le principali preoccupazioni che attanagliano i dirigenti scolastici in questo inizio di anno scolastico? Tra l’addio a tutte quelle restrizioni pandemiche che hanno caratterizzato gli ultimi due anni scolastici e la nuova emergenza dettata dalla crisi energetica, diciamo che questo non si prefigura essere un anno tanto sereno. Senza contare […]
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