il profilo Mezzogiorno, 13 giugno 2022 – 19:58 Ex rettore ed ex assessore con Cuffaro e Musumeci: «Non sono un politico di professione, si è fatto un uso distorto della questione morale» di Roberto Chifari Roberto Lagalla, che si avvia ad essere il nuovo sindaco di Palermo, è specialista in radiologia diagnostica e radioterapia oncologica all’Università di Palermo. È stato rettore dell’Università di Palermo e anche assessore alla Sanità nel governo Cuffaro ed ex assessore all’Istruzione nel governo Musumeci. In queste amministrative ha avuto l’appoggio di tutto il centrodestra dopo il passo indietro di Francesco Scoma della Lega e Francesco Cascio di Forza Italia. Oggi può vantare la coalizione più ampia con 9 liste a sostegno: Prima l’Italia, Dc Nuova, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Alleanza per Palermo, Noi con l’Italia, Udc e le due liste civiche Moderati per Lagalla sindaco e di tutto il centrodestra dopo Lavoriamo per Palermo. «Ringrazio gli elettori che hanno deciso di assegnarmi il ruolo di sindaco per il quinquennio a Palermo – ha detto Roberto Lagalla-. C’è da segnalare la grande astensione, che lascia pensare. Cominceremo dall’insediamento assieme alla coalizione e tutto il Consiglio comunale, di maggioranza e opposizione, a lavorare per la città». «Uso politico della questione morale»Lagalla adesso ha la sfida più dura: quella di unire gli elettori che non lo hanno votato e che lo hanno criticato per la “questione morale” di un sostegno, quello di Cuffaro e dell’Utri, che ha fatto storcere il naso alle forze del centrosinistra e a molti elettori. «È stata una campagna elettorale avvelenata da un uso politico della questione morale che ho più volte richiamato come un fatto che mi ha profondamente colpito e addolorato, io non sono un politico di professione e sono molto attaccato alle modalità e alle forme e credo che sia mancata una valutazione oggettiva delle persone e dei fatti». Da sindaco di Palermo, Lagalla, conferma che dopo l’assenza alle commemorazioni del 23 maggio ha confermato che andrà alla commemorazione della strage di Via D’Amelio, il 19 luglio. «Assolutamente sì» commenta Lagalla, che adesso avrà le sfide più dure: il tema dei rifiuti, quello delle circa 1000 salme rimaste senza sepoltura al cimitero dei Rotoli e il dissesto finanziario al Comune. L’abbraccio di oggi pomeriggio tra Roberto Lagalla e Nello Musumeci 13 giugno 2022 | 19:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-13 19:18:00, Ex rettore ed ex assessore con Cuffaro e Musumeci: «Non sono un politico di professione, si è fatto un uso distorto della questione morale»,