Roberto Mancini parla di Mihajlovic e Vialli: Peso sul cuore, non puoi fare nulla

Roberto Mancini parla di Mihajlovic e Vialli: Peso sul cuore, non puoi fare nulla

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di Salvatore Riggio

Il ct dell’Italia ricorda l’amico Sinisa Mihajlovic scomparso a dicembre e parla della malattia dell’altro suo amico Gianluca Vialli: Il 2022 per me stato molto triste

Se n’ andato un 2022 triste, per me molto triste: la morte di Sinisa, la malattia di Gianluca. Queste sono le cose che pesano sul cuore: quelle per le quali non puoi fare nulla. Dopo una delusione sportiva, invece, si pu sempre rimediare. Sono le parole di Roberto Mancini, c.t. dell’Italia campione d’Europa in carica, nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, dove ha ricordato l’amico Sinisa Mihajlovic scomparso il 16 dicembre 2022, stroncato a 53 anni dalla leucemia, e Gianluca Vialli, suo compagno alla Sampdoria ma anche capo delegazione dell’Italia, incarico che ha abbandonato per proseguire le cure a Londra, dove ricoverato per curarsi da un tumore al pancreas.

Mancini e Mihajlovic e Vialli

Mancini comincia dai pesi che si porta sull’anima: un periodo terribile per il ct della Nazionale, che, perso un amico, adesso preoccupato per la salute di un altro fratello. Gianluca Vialli stato una figura fondamentale nella cavalcata azzurra all’Europeo 2021. I suoi discorsi motivazionali nel ritiro di Coverciano sono diventati letteratura in un mese irripetibile tra le notti magiche dell’Olimpico e quelle ancora pi magiche a Wembley. L’abbraccio con Mancini dopo l’ultima parata di Donnarumma la notte della finale, ha fatto il giro del mondo. Ora il passo indietro di Vialli per curarsi (Al termine di una lunga e difficoltosa trattativa con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri, ha comunicato) e le parole di Mancini:

Mancini e il Mondiale in Qatar

E prosegue pensando al Mondiale in Qatar, torneo nel quale l’Italia non si qualificatai (come a Svezia ’58 e Russia 2018): Dove saremmo potuti arrivare in Qatar? Troppo facile parlare dopo. Mi ero sbilanciato, ma prima, sull’Argentina perch per Messi, il migliore degli ultimi 20 anni, chiudere la carriera senza aver vinto un Mondiale non sarebbe stato neanche giusto. Ma l’Italia, quando c’, pericolosa per chiunque: per questo ho sempre detto che puntavamo a vincere, e oggi dico che ce la potevamo giocare. Anche per provare a vincerlo, s.

In Qatar ha vinto l’Argentina: Un Mondiale anomalo, troppo poco tempo per prepararlo: alcune squadre, potendolo fare, avrebbero giocato anche meglio. Ci sono squadre fortissime che da anni non riescono a vincere: Germania, Belgio, Inghilterra. La Spagna? anche sfortunata, e come gioco fra le migliori. Cosa ha insegnato il Mondiale all’Italia? Spero che ai giocatori abbia fatto male quanto a me vederlo in tv: credo di s, sapevano anche loro che avrebbero fatto una bella figura. E sanno che sar necessario prepararsi meglio per i momenti decisivi delle prossime qualificazioni.

Mancini e il campionato

Roberto Mancini parla anche del campionato, che tra due giorni, il 4 gennaio, torner a essere protagonista. Prima della sosta quello del Napoli stato un dominio: 13 vittorie e due pareggi su 15 gare, +8 dal Milan, +10 dalla Juventus e +11 da Lazio e Inter. Napoli danneggiato dallo stop? Difficile parlare di vantaggio: erano in una condizione psicofisica straordinaria. Ma anche vero che un momento di difficolt in una stagione arriva sempre. Magari per loro sarebbe arrivato fra novembre e dicembre. La squadra di Luciano Spalletti a gennaio affronter Inter, Juventus e Roma: Diciamo che il Napoli con tre vittorie metterebbe un’ipoteca seria. Kvaratskhelia? Mio figlio Andrea me ne aveva parlato come di un fenomeno gi cinque anni fa: aveva ragione. Al momento, l’anti Napoli il Milan, anche se nelle ultime amichevoli non ha brillato e ha ancora molti giocatori fuori, non a disposizione di Stefano Pioli per la sfida contro la Salernitana del 4 gennaio. E con l’incognita De Ketelaere , che ancora fa fatica: molto forte. Ma giovane, dunque gli serve tempo, ed un belga, ha bisogno di ambientarsi. Pensate al primo De Bruyne al Chelsea: sembrava non sapesse giocare a pallone. E sull’Inter: Lukaku mancato molto: l’Inter pu averne un grande vantaggio o sentirne la mancanza, se non torner quello di due anni fa. Anzitutto fisicamente. In coppia con Dzeko? Romelu svaria, Dzeko si muove tanto, ma gli altri possibili incroci con Lautaro mi sembrano pi funzionali.

In corsa c’ anche la Juventus, che riparte dalle sei vittorie consecutive e dal ribaltone dirigenziale: L’ho vista giocare a volte bene e altre meno. Per ha avuto un sacco di infortuni che, buon per noi, hanno dato spazio a giovani che hanno un futuro in Nazionale. Chiesa e Di Maria? Se quei due stanno bene, difficile non farli giocare. Ma Allegri ora sa cosa possono dargli Fagioli, Miretti, anche Kean: forze fresche, e gliel’hanno dimostrato. Se le vicende societarie influiranno? Il club Juve ha sempre protetto bene la squadra. Il Marocco del campionato? Forse la Lazio, che non gode di grande credito: gioco diverso, ma ora pi solida dietro. Ma anche la Roma: non la vedo cos inferiore alla Lazio. Mancini spera che possano arrivare indicazioni importanti, in ottica Nazionale, in questi sei mesi di campionato. Anche per presentarsi al meglio alle Final Four di Nations League contro Olanda, Croazia e Spagna.

Il c.t. potrebbe ripartire da Zaniolo, magari in una posizione simile al talento inglese del Borussia Dortmund, Bellingham: Zaniolo ha qualit per fare la mezzala, l’esterno d’attacco, la mezzapunta e nelle ultime partite ho visto progressi anche nella capacit di giocare con la squadra. Scamacca? La Premier ti d cose che altri campionati non ti danno. Ma noi abbiamo vinto l’Europeo perch la squadra aveva un suo gioco, non per i gol di un centravanti. Che semmai era adatto a giocare in quel tipo di squadra: Immobile. Raspadori? migliorato anche cos, si visto contro Inghilterra e Ungheria: giocando non sempre ma ad alti livelli, per vincere, gli cambiata la mentalit.

Mancini e il 2023

Infine, uno sguardo al 2023: Cosa chiedo al nuovo anno? Che non porti niente, ma non tolga pi niente a nessuno, a proposito di tristezza. Semmai restituisca Chiesa e Zaniolo, perch sia il loro anno: dopo l’Europeo praticamente non li ho avuti, con loro e il gruppo al completo possiamo ricominciare davvero a fare bene. E magari una cosa il 2023 ce la porti, la Nations League di giugno: dipende da noi, le chance ci sono. E non sarebbe male.

2 gennaio 2023 (modifica il 2 gennaio 2023 | 10:41)

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