Robot e intelligenza artificiale, tra timori ed entusiasmo: ma cosa dice la scienza?

Robot e intelligenza artificiale, tra timori ed entusiasmo: ma cosa dice la scienza?

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di Massimo Sideri

La nuova puntata della serie dedicata alle scoperte “dimenticate” degli italiani con la presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza e il direttore dell’Istituto italiano di tecnologia Giorgio Metta

“… venti tripodi ei forgiava/ per collocarli lungo le pareti/ dell’aula ben costrutta; e avea disposto/ sotto i loro piedi rotelline d’oro,/ perch da soli entrassero ai concilii/ degl’immortali, e poi, mirabil cosa/ ritornassero all’aula.”

cos che Omero immagin i tripodi meccanici quasi tremila anni fa, la prima apparizione di ci che chiameremo robot. Ma per capire il nostro complesso e sofferto rapporto con la robotica e l’intelligenza artificiale consiglio di leggere un altro libro, molto pi breve.

Era il 1920 ed era in corso la rivoluzione bolscevica quando uno scrittore della Repubblica Ceca, Karel Capek, inventava la stessa parola robot. La sua pice teatrale Rur, Rossum’s Universal Robots, andr in scena un anno dopo. Sul palco degli androidi si presentavano in piedi, in casa dei protagonisti, al loro servizio: robota, in ceco, significa difatti servit, schiavit o lavoro forzato.

(Qui sotto il nuovo episodio di Geni Invisibili, qui la serie completa)

a dir poco esilarante leggere i dialoghi di allora e confrontarli con l’attuale dibattito mondiale sulla potenziale battaglia, tra uomini e macchine, per i posti di lavoro: Robot di tutto il mondo! Il potere dell’uomo abbattuto. Con la conquista della fabbrica siamo diventati padroni di tutto. L’era dell’uomo tramontata.

La stessa scena, 101 anni dopo, stata ripetuta recentemente sul palco mondiale di YouTube dal re dei capitalisti, Elon Musk: Presto avremo un robot androide (Tesla, ndr) in ogni casa. Ha anche il cartellino del prezzo: circa 20 mila dollari. Camminer in poche settimane ha aggiunto.

Un’informazione fondamentale: il robot Tesla, per ora, si mostrato altrettanto impacciato degli attori robot di Capek del 1921. Come mai? Il difetto nel modello: l’homo sapiens. Quanto diversa la realt quando a descriverla la scienza. ci che facciamo in questo podcast della serie dedicata alle grandi scoperte italiane dimenticate Geni Invisibili parlando di Ai e robotica con due esperti: Maria Chiara Carrozza, bioingegnera e presidente del Cnr, e Giorgio Metta, direttore scientifico dell’Iit di Genova.

L’intelligenza artificiale e la robotica hanno storie molto diverse tra loro. La prima nata con Alan Turing nel 1950, collegata ai computer e oggi si presenta nelle nostre case con le vesti di un algoritmo di machine learning con cui possiamo dialogare, come ChatGPT.

I robot hanno invece radici molto profonde che risalgono nella storia fino a Leonardo da Vinci e addirittura a uno dei saggi della chiesa, Alberto Magno, protettore degli scienziati. Compaiono gi nei trittici di Hieronymus Bosch a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento. Ma oggi quali sono gli interrogativi che dobbiamo porci? Possiamo considerare l’Ai come il “cervello” del “corpo” robot? Dobbiamo averne timore oppure sono una risorsa per l’umanit? A livello scientifico qual lo stato dell’arte? Per capirlo non resta che ascoltare.

11 gennaio 2023 (modifica il 11 gennaio 2023 | 09:00)

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