Roby Facchinetti, nella villa cera un bottino da centomila euro: le indagini sui filmati delle telecamere pubbliche

Roby Facchinetti, nella villa cera un bottino da centomila euro: le indagini sui filmati delle telecamere pubbliche

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di Maddalena Berbenni

I banditi hanno sorpreso il musicista e la sua famiglia mentre facevano uscire il cane in giardino. Attraverso i social un nuovo messaggio da Roby, per ringraziare i fan e gli investigatori al lavoro sul caso

Niente volume per non spoilerare. Il ritmo lo d l’ondeggiare dei nipotini, che seguono nonno Roby Facchinetti durante le prove per il grande palco di Sanremo. Francesco riprende e pubblica in Instagram, come a volere spazzare via il buio. E fare arrivare un messaggio: dopo il terrore vissuto domenica sera dal padre e dal resto della famiglia , seguito dall’inevitabile frastuono della notizia, ora i Facchinetti, uniti come sempre appaiono sui social network, pensano a godersi la reunion dei Pooh all’Ariston, per la serata inaugurale del Festival, marted. Questo mentre in Questura a Bergamo gli agenti della Squadra mobile provano a ricomporre il puzzle.

L’elenco dettagliato del bottino ancora non c’, ma tra gioielli, due orologi e contanti per qualche migliaio di euro, il valore dei beni rubati dovrebbe viaggiare intorno ai centomila euro. Almeno dalla prima stima.

I contorni della rapina, nella villa in zona stadio dove il cantante abita da una vita, sono chiari. La banda era composta da almeno tre persone e quasi sicuramente all’esterno c’erano uno o pi complici pronti a fare da palo e ad assicurare la fuga. Erano armati di pistole e con passamontagna, guanti, abiti scuri. Alle 20.50, sono entrati da una porta aperta perch, dopo cena, la famiglia aveva appena fatto uscire il cane in giardino.

Roby, la moglie Giovanna Lorenzi, il figlio Roberto e la sua compagna, sono stati sorpresi in quel frangente dai rapinatori che, scavalcata la recinzione, forse attendevano proprio quel gesto abituale. A differenza di quanto riportato nei giorni scorsi, anche Giulia Facchinetti, ultimogenita del cantante, che alla rotonda dei Mille gestisce un centro wellness, era in casa, con il marito e i figli. Ma erano nel loro appartamento, che i banditi non hanno raggiunto. Si sono resi conto di quanto accaduto solo dopo che i rapinatori si erano allontanati e alla villa si sono precipitate volanti e ambulanza per il lieve malore, dovuto allo choc, di Giovanna Lorenzi.

Traumatizzata lo era l’intera famiglia, tanto che la polizia conta di risentire tutti per mettere meglio a fuoco le testimonianze. Ad esempio, sulla presunta nazionalit dei rapinatori. Dovrebbero essere stranieri, ma, nelle prime dichiarazioni, sono state date descrizioni differenti: stato riconosciuto sia un accento dell’Est sia sudamericano. Di sicuro, erano determinati a farsi consegnare il pi possibile. Non sono bastati i soldi e i gioielli offerti subito. La banda ha frugato negli appartamenti per 35 interminabili minuti , mentre ai Facchinetti venivano puntate le pistole contro e proferite minacce anche di morte. stato lo stesso musicista a raccontarlo al suo pubblico nel breve messaggio pubblicato in Facebook dopo che la notizia uscita: Sono stati 35 minuti terribili, i pi brutti della nostra vita. Stiamo tutti bene. Non posso rivelare altro, atteso che sono in corso le indagini.

Un secondo post di ringraziamento comparso nella giornata di domenica, rivolto a chi si adoperato e si adopera non solo per dovere professionale ed istituzionale ma anche per vicinanza umana per prestare soccorso, assistenza, sicurezza e conforto a me ed ai miei cari in questi giorni in cui ancora presente e vivo il terribile ricordo di quei brutti momenti. Il cantante ha poi citato il procuratore aggiunto Maria Cristina Rota, il questore Stanislao Schimera, il sindaco Giorgio Gori. Grazie a tutti gli amici e a tutti i fans che in mille modi e con migliaia di messaggi hanno voluto dimostrare a me e alla mia famiglia quel grande affetto che tanto ha aiutato e aiuta tutti noi a gestire la paura.

In procura stato aperto un fascicolo a carico di ignoti per rapina pluriaggravata, e disposto una serie di accertamenti sulla base dei primi riscontri. Sommariamente sono stati sottratti gioielli, due orologi di valore e qualche migliaio di euro. Non c’era una cassaforte in casa. Gli investigatori lavorano in particolare sui filmati delle telecamere pubbliche, che nel quartiere, con lo stadio a due passi, non mancano. Anche settimana scorsa l’Atalanta, di cui Roby tifosissimo, ha giocato di sabato. Al Gewiss le luci erano spente.

6 febbraio 2023 (modifica il 6 febbraio 2023 | 08:18)

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