di Matteo Cruccu
ll Corriere vi porta da Atlanta a New Orleans, dal 6 al 13 giugno, tra blues
e jazz le a lotta per i diritti civili, alla scoperta di Graceland e del Mississippi
Deep down in Louisiana close to New Orleans/ lived a country boy named Johnny B. Goode/ Who never ever learned to read or write so well/ But he could play a guitar just like a-ringing a bell: chi non ha sentito almeno una volta questo refrain? La storia del ragazzino, nero, che sapeva leggere e scrivere a malapena, ma come suonava lui quella chitarra… L’eterna silhouette di Johnny B. Goode, inventata da quel genio di Chuck Berry, un po’ la protagonista (figurata) di questo giro nel profondo Sud degli Stati Uniti che il Corriere si appresta a fare con voi dal 6 al 13 giugno. Perch in Johnny corrono i due binari della traversata: l’amore per la musica, il blues, il rock, il country, tutti nati, cresciuti, esplosi in questa parte d’America. E la lunga battaglia per i diritti civili di tanti afromericani come lui, per poter leggere e scrivere come tutti gli altri negli anni foschi e tremendi della Segregazione.
Una traversata che comincia ad Atlanta, oggi la citt della borghesia nera per eccellenza, novant’anni fa luogo natio di Martin Luther King, figlio di una dinastia di pastori battisti nel sobborgo di Auburn, con le casette basse e linde e la chiesa dove la sua famiglia ha predicato per generazioni. E che prosegue a Nashville: qui i bianchi giocarono a fare i neri, il divino Elvis su tutti, nei leggendari studi della Rca, dove ancora puoi sentire il rumore del legno e le puntine gracchianti dei giradischi. Diventato il Re, la sua gabbia dorata, la rutilante Graceland, il secondo luogo pi visitato degli Stati Uniti dopo la Casa Bianca, al cuore della tappa successiva, Memphis. Dove ritroviamo il Dottor King. Il motel in cui fu assassinato nel 1968 oggi il Museo Nazionale dei Diritti Civili: qui una professoressa dell’Universit locale ci spiegher quanti progressi sono stati fatti sulla lunga strada dell’emancipazione e quanti, troppi ancora, sono da fare.
A proposito di martiri, un’altra vittima dell’odio Medgar Evers, a Jackson, avvocato ucciso a 38 anni dal KKK: il Freedom Corner, a lui dedicato, trasuda suggestione. Come del resto il Padre di tutti i fiumi cos lo chiamano negli Usa, il Mississippi che scorre immenso qui come a Natchez, penultimo step dell’avventura, con le sue splendide costruzioni ottocentesche, sopravvissute alla furia distruttrice della Guerra Civile. Un’avventura che non pu che chiudersi a New Orleans. Il razzismo ha riguardato anche noi, vedi il tristemente celebre linciaggio del 1891: di quanti passi sono stati fatti in avanti dalla comunit italiana nei 130 anni successivi ci racconter il console onorario. Prima di perderci a suon di jazz nel quartiere Francese, come Jack Nicholson in Easy Rider. O il bravo Johnny B. Goode, nato e cresciuto proprio qui: sapeva leggere e scrivere a malapena, ma come suonava lui quella chitarra…
Il viaggio si pu prenotare al numero 02-30329403 (attivo dal luned al venerd dalle 9 alle 18, il sabato dalle 9 alle 13) o alla email a inviaggiocon corriere@rcs.it
20 febbraio 2023 (modifica il 20 febbraio 2023 | 16:00)
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