Roma e i panettoni di Giorgia: dall’architettura alla (grande) pasticceria

Roma e i panettoni di Giorgia: dall’architettura alla (grande) pasticceria

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di Luca Bergamin

l’avventura di Casa Manfredi, nata dall’incontro – prima di vita e poi di lavoro – fra Giorgia Proia laureata in architettura e Daniele Antonelli, figlio di una dinastia di panificatori. I loro prodotti artigianali stanno conquistando Roma e loro abbinano il successo a diverse iniziative sociali

Lungo Viale Aventino, tra il Circo Massimo, il Roseto Comunale, il Palazzo della Fao, alle spalle di San Saba e a poco distanza dalle Terme di Caracalla, ambientata la storia di Giorgia Proia, del marito Daniele Antonelli e del loro figlioletto Manfredi. Tutti e tre, infatti, sono a loro modo protagonisti di un’avventura umana e gastronomica assai dolce, che si svolge in un posto cos intimo e al tempo stesso aperto agli altri come se fosse la loro abitazione. Gli hanno dato il nome appunto di Casa Manfredi. E l Giorgia in questi giorni natalizi, aiutata dalle madre, sta sfornando tanti panettoni, anche alla confettura di albicocca, che stanno conquistando tutta Roma. Eppure Giorgia, prima di diventare pasticciera, ha avuto una vita completamente diversa.

Si laureata in architettura, con una tesi sulla creazione e pianificazione di quartieri nella Capitale in cui il rispetto dell’ambiente, l’utilizzo di materiali eco compatibili erano i criteri guida. Poi la vita mi ha condotto in un’altra direzione. Ho incontrato Daniele che era discendente di una dinastia di panificatori nel quartiere di Centocelle, e insieme a lui abbiamo pensato di tentare una nuova strada – racconta con le mani ancora appiccicose di lievito -scegliendo Viale Aventino. Io mi sono iscritta a una scuola di pasticceria e piano piano ho imparato questa arte, cercando di non dimenticare l’architettura. Lo stile che abbiamo maturato frutto proprio di questo incontro di due saperi antichi.

Il passaparola ovvero la vera forza trainante dei successi romani nel campo gastronomico ha fatto il resto. Poi sono arrivati i panettoni ad accrescere la fama di Giorgia e di Casa Manfredi. Il merito anche il coinvolgimento di nostro figlio al quale ho chiesto di disegnare il logo, un compito per casa che lo ha divertito moltissimo – continua Proia – tanto vero che adesso ci chiede sempre di poterne creare altri. Noi siamo felici di essere divenuti un riferimento per questo quartiere, ci onora anche prendere parte a iniziative solidali locali e presto apriremo persino un altro punto vendita in zona Testaccio nel quale continuare a sperimentare dolci che abbiano un design pulito e rigoroso, come un palazzo di periferia contemporaneo nel quale rutti possano sentirsi bene. Il cibo, in fondo, come una casa, deve essere sano”. Anche i panettoni di Giorgia del resto lo sono, oltre che buoni.

17 dicembre 2022 (modifica il 17 dicembre 2022 | 23:32)

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, 2022-12-17 22:33:00, È l’avventura di «Casa Manfredi», nata dall’incontro – prima di vita e poi di lavoro – fra Giorgia Proia laureata in architettura e Daniele Antonelli, figlio di una dinastia di panificatori. I loro prodotti artigianali stanno conquistando Roma e loro abbinano il successo a diverse iniziative sociali , Luca Bergamin

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