di Stefania Chiale
Il cofondatore di Fratelli d’Italia interviene a Telelombardia sul caso del saluto fascista fatto da Romano La Russa ai funerali del cognato Alberto Stabilini, ex militante di estrema destra: «Anche Giorgia Meloni è basita come me»
In attesa di sapere l’esito dell’incontro di oggi in seduta di giunta tra il presidente lombardo Attilio Fontana e l’assessore alla Sicurezza Romano La Russa, è il co-fondatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa a parlare del gesto del fratello, immortalato in un video mentre partecipa al rito del «presente» e al saluto romano durante il funerale di Alberto Stabilini, ex militante di estrema destra nonché cognato di Romano. «Sono incazzato, sia per la storia sia per l’esagerazione e il modo assolutamente abnorme con cui viene trattato un saluto a un defunto che ha chiesto quel saluto – ha detto il vicepresidente del Senato a Telelombardia – e capisco una persona buona come mio fratello che, pur sbagliando, era di fronte a una scelta: faccio come ha detto mio cognato e fratello oppure faccio un mezzo saluto. Non so come ha reagito. Giorgia Meloni non l’ho sentita al telefono, ci siamo scritti. Anche lei è basita come me. È stato un errore grave, al di là delle giuste giustificazioni». La Russa ha poi aggiunto: «Conosco mio fratello, è la persona più buona del mondo. Quello è suo cognato e ha lasciato detto che voleva quel saluto. Lui non era un militante di Fratelli d’Italia e mio fratello ha cercato di far fare il presente come voleva il defunto, non ci è riuscito poi ha alzato la mano, non l’ha alzata, non lo so. Sicuramente è stato un errore che però stanno montando troppo».
Alle due di oggi pomeriggio è iniziata una seduta di giunta in Regione Lombardia, occasione per il presidente Attilio Fontana di parlare finalmente con il suo assessore e decidere come procedere. Ieri infatti, incalzato sulla possibilità di rimuoverlo dall’incarico (come richiesto dalle opposizioni), Fontana aveva detto che non aveva ancora avuto modo di parlargli e che avrebbe valutato come procedere dopo averlo incontrato. Il governatore aveva anche aggiunto che «gesti simili» (il saluto romano) «non fanno parte del nostro modo di vedere». Stamattina era stato anche il leader della Lega Matteo Salvini a intervenire sull’accaduto, lasciando al governatore la scelta su come agire di conseguenza: «Io quando vado a un funerale prego e non alzo il braccio teso. Sicuramente se la poteva risparmiare. Poi il governatore Fontana farà le sue scelte. Mi sembra veramente qualcosa di cui l’Italia non ha bisogno. Quando uno va in chiesa prega, stringe la mano nel segno della pace, non alza il braccio teso. Questo è evidente». Intanto la Procura ha aperto un fascicolo esplorativo, senza ipotesi di reato e senza indagati, sulla base delle notizie di stampa. La Questura di Milano ha affidato alla Digos gli accertamenti sul caso. Romano La Russa in un’intervista al Corriere ha annunciato che rimette il mandato di assessore e la tessera di partito nelle mani di Giorgia Meloni, ma ha minimizzato l’accaduto: «Non si è trattato di un saluto fascista, ma di un rituale militare». Il fratello minore di Ignazio La Russa, fondatore di Fratelli d’Italia, è diventato assessore lo scorso 29 agosto in seguito alle dimissioni di Riccardo De Corato, candidato al collegio uninominale di Rozzano per il centrodestra.
Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Milano e della Lombardia iscriviti gratis alla newsletter di Corriere Milano. Arriva ogni sabato nella tua casella di posta alle 7 del mattino. Basta cliccare qui.
[an error occurred while processing this directive]
22 settembre 2022 (modifica il 22 settembre 2022 | 15:37)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-09-22 13:40:00, Il cofondatore di Fratelli d’Italia interviene a Telelombardia sul caso del saluto fascista fatto da Romano La Russa ai funerali del cognato Alberto Stabilini, ex militante di estrema destra: «Anche Giorgia Meloni è basita come me», Stefania Chiale