di Monica Scozzafava
Giorgio Barone, cuoco privato dei calciatori: «Ronaldo non mangia carboidrati nè dolci con l’eccezione del tiramisu vegano. Boateng adora la pasta, Morata è ghiotto di pesce. Lucas Hernandez e la mia carbonara light»
Da chef nei locali più esclusivi della Costa Smeralda a cuoco personale dei calciatori. Per Giorgio Barone, sardo, il passo non è stato brevissimo. Ma la passione per il cibo e per il calcio è stata talmente forte da indurlo a cambiar vita all’improvviso e, almeno durante la stagione agonistica, a lasciare la sua terra e trasferirsi a casa del giocatore che lo «ingaggia». Un lavoro nuovo nato con Kevin Prince Boateng («mangerebbe sempre pasta, in tutte le salse e in tutte le maniere») e che si è poi allargato ad altri protagonisti del mondo del calcio. Da Aquilani a Buffon, da Morata a Ronaldo, ai fratelli Theo e Lucas Hernandez: ce ne sono tanti ai quali Barone è legato, e per ciascuno gusti e menu differenti. «Attualmente sono a Monaco per Lucas Hernandez, ho a disposizione un appartamento e dalla colazione alla cena cucino per lui e la sua famiglia» dice chef Barone. Che modula i suoi piatti secondo le esigenze degli atleti. «E non tutti sono uguali, non tutti possono mangiare le stesse cose. Il metabolismo fa sempre la differenza». Barone sottolinea che non è un nutrizionista, nè esperto di diete: «Il mio modo di cucinare è inevitabilmente light: dolci senza zucchero, niente olio d’oliva ma olio di cocco. Piatti vegani e leggeri, insomma».
Ed è stato così che ha conquistato Cristiano Ronaldo nelle due stagioni in cui ha giocato nella Juventus. «Mi ha contattato sua moglie Giorgina, aveva avuto mie referenze dall’amica Alice, moglie di Alvaro Morata. Ho lavorato per CR7 ed è stato un grande arricchimento, professionale e umano». Cosa mangia il fuoriclasse portoghese, oggi peraltro al centro di tante polemiche per la rottura con lo United? «Ronaldo è un atleta. Punto. Non l’ho mai visto cedere a una tentazione, sceglie sempre pesce o carni bianche. Mangia molte verdure e tante proteine. L’avocado accompagna tutti i suoi piatti». CR7 senza carboidrati? «Senza, Ronaldo non li tocca, nè pasta e neanche pane e lievitati di altro tipo. È attentissimo, l’unica variante che si concede è il tiramisu vegano che gli preparavo con molta attenzione. Senza zucchero, nè uova: ne va ghiotto».
Per Buffon solo menu in vacanza. «Anche Gigi — racconta Barone — è attento alla qualità del cibo oltre che alla quantità. L’ho conquistato con il mio maialino sardo. Ma resta sostanzialmente un amante del pesce. Mai il tonno ai calciatori, però. Troppo grasso». Lucas Hernandez è al mondiale e Barone ha un po’ di vacanze. «Lucas invece alla pasta non rinuncia, naturalmente condita poco e senza sughi particolari. Ma una volta a settimana devo preparagli la carbonara. Unico strappo alla regola». Quando è al «servizio» di un calciatore («mai più di uno a stagione» chiarisce) cucina per lui anche la colazione. Cosa mangiano? «Dipende, Boateng prende soltanto il caffè poi mangia al centro sportivo, Morata sceglie frutta di stagione, Ronaldo le uova strapazzate. E Lucas Hernandez adora i pancake». Ci sono tanti altri calciatori o ex calciatori che hanno mangiato con chef Barone: da Ambrosini ad Aquilani («ragazzi che anche se hanno smesso si tengono in forma e mangiano correttamente», dice) con loro resta un rapporto. D’estate Barone torna chef nelle ville in Sardegna. E non è un caso che tanti calciatori siano lì in vacanza.
19 novembre 2022 (modifica il 19 novembre 2022 | 15:56)
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, 2022-11-19 14:57:00, Giorgio Barone, cuoco privato dei calciatori: «Ronaldo non mangia carboidrati nè dolci con l’eccezione del tiramisu vegano. Boateng adora la pasta, Morata è ghiotto di pesce. Lucas Hernandez e la mia carbonara light», Monica Scozzafava