Rugby Sei Nazioni, l’Italia batte il Galles 21-22: scongiurato il cucchiaio di legno

Rugby Sei Nazioni, l’Italia batte il Galles 21-22: scongiurato il cucchiaio di legno

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di Valerio Vecchiarelli

A sorpresa gli azzurri mettono fine alla serie di 36 sconfitte consecutive (in 7 anni) e si impongono in casa dei gallesi. Protagonista Ange Capuozzo, 22 anni e 70 kg

L’incubo è arrivato al capolinea, la serie infinita di sconfitte dell’Italrugby dentro al Sei Nazioni si ferma a 36, l’odioso conteggio che andava avanti da 7 anni è stato finalmente azzerato nel giorno dei giorni del rugby azzurro: ultima giornata del Torneo, a Cardiff, nel tempio dei settantamila bardi che aspettano di chiudere questa campagna di fine inverno con una passeggiata e si ritrovano i loro canti di gioia incastrati in gola, perché alla fine di 80 minuti di grande attenzione, difesa, tattica, l’Italia trova dal nulla l’idea geniale.

Dalla lampada magica esce Ange Capuozzo, uno scricciolo di 70 chili che si fa beffe degli orchi, li mette in ginocchio con due finte da sballo, un occhio al suo interno a scovare la sagoma amica di Edo Padovani che è lì a seguirlo. Palla deliziosa che sa di sogno, volo sotto ai pali, Garbisi trasforma con le lacrime agli occhi, l’arbitro fischia la fine: 22-21, l’Italia fa quello che mai aveva fatto nella sua storia, vince in Galles, sul prato in cui secondo un antico adagio «è impossibile battere i gallesi, al massimo può capitare di fare più punti di loro». E questa volta l’Italia fa un punto in più dei Dragoni per scacciare per sempre cattivi pensieri dalla sua testa, sembrava un fardello impossibile da continuare a portare a spasso e invece è andata così, con un’impresa sportiva da stropicciarsi gli occhi, per non continuare più a sentirsi intrusi nel mondo degli altri.

L’Italia la partita la costruisce sulla precisione in difesa e sulla perfezione nei punti di scontro, è disciplinata come mai le era successo quest’anno, osa poco in attacco per non sbagliare se non quando l’imprevedibilità di Ioane e Capuozzo ha libertà di esprimersi e far danni tra le linee avversarie. Tanta disciplina porta a chiudere in vantaggio (12-7) il primo tempo: due calci di Garbisi, due traccianti di Padovani ai quali è affidato il compito di sfruttare dalla piazzola la sua lunga gittata, in mezzo la meta di Owen Watkin che potrebbe piegare le gambe, ma non lo fa. Il vantaggio va avanti fino a 11 minuti dal termine di una sfida che pian piano diventa apnea, quando la meta di Josh Adams che fa uno slalom in mezzo ai birilli stremati dalla fatica, potrebbe mettere la parola fine al sogno. E con la carica che dà il morale il Galles ci riprova, ma l’Italia è una diga, difende tre volte sulla propria linea di meta e si salva dal baratro conosciuto per 7 lunghi anni (ultima vittoria 28 febbraio 2015, vittoria per 22-19 a Murrayfield, casa della Scozia). Poi Capuozzo, la genialità del paisà napoletano cresciuto in Francia, 70 chili di fosforo. Dalla fine del mondo arriva una meta che sa di liberazione. Fine dell’incubo, il cucchiaio di legno quest’anno non ha padrone.

19 marzo 2022 (modifica il 19 marzo 2022 | 18:27)

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, 2022-03-19 17:28:00, A sorpresa gli azzurri mettono fine alla serie di 36 sconfitte consecutive (in 7 anni) e si impongono in casa dei gallesi. Protagonista Ange Capuozzo, 22 anni e 70 kg, Valerio Vecchiarelli

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