di Redazione onlineIl presidente del Senato intervistato su Raidue svela anche una novit sull’ormai famoso busto di Mussolini: Non ce l’ho pi, l’ho dato a mia sorella Un figlio gay? Accetterei con dispiacere la notizia, perch sarebbe un figlio che non mi somiglierebbe, sarebbe come se fosse milanista, un paragone preciso, quello che faccio. Cos il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervistato da Francesca Fagnani, per il programma Belve, in onda domani sera su Rai 2, in prima serata. L’esponente di Fratelli d’Italia ha risposto anche su altri punti controversi, ad esempio la questione del busto di Mussolini che ha tenuto in casa per anni: Mi rimprovero di aver mostrato il busto di mio padre di Mussolini, ora lo vuole mia sorella, dice che pap l’ha lasciato a noi, ora ce l’ha mia sorella. La Russa, nelle risposte non ha badato di sicuro ai canoni del politicamente corretto: Il livello estetico delle donne nel centrodestra diminuito e aumentato il livello della qualit. A sinistra? Non guardo dall’altra parte. Ha poi ricostruito un episodio accaduto sotto gli occhi delle telecamere durante la gestazione del governo Meloni,: il vaffa di Berlusconi in Senato: Era per le scelte di Giorgia. Lui in quel momento era molto arrabbiato, la prima volta che lo dico ma lo sanno tutti, perch Meloni aveva imposto dei paletti sui nomi dei ministri, cosa che lui non aveva gradito. I paletti erano per la Ronzulli e altri minori. 20 febbraio 2023 (modifica il 21 febbraio 2023 | 00:40) © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,
Pietro Guerra
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