Russia, Meduza fuorilegge: cosa è e cosa succede ora

Russia, Meduza fuorilegge: cosa è e cosa succede ora

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di Claudio Del Frate

II sito di informazione e di opposizione a Putin era gi basato in Lettonia e oscurato in Russia. Da oggi proibito rilanciarne contenute, finanziarne le attivit o vendere pubblicit

La Russia ha messo ufficialmente fuorilegge il sito internet Meduza, una delle poche voci di opposizione al regime di Putin e che gi da anni, per aggirare la censura del Cremlino, aveva dovuto trasferire la sua sede legale in Lettonia. Lo ha reso noto la medesima testata nella versione inglese della sua home page. La procura generale ha inserito la testata nel’elenco delle organizzazioni indesiderate: questo significa che ogni forma di diffusione, collaborazione e finanziamento dei contenuti in territorio russo viene considerata da oggi illegale. una ulteriore stretta del Cremlino sull’informazione, stretta che nei mesi scorsi aveva gi colpito un’altra voce del dissenso, la Novaya Gazeta di Anna Politkovskaja e del premio Nobel Muratov.

Meduza, fondata nel 2014 proprio come testata di opposizione , pur pubblicando in lingua russa aveva deciso di collocare la sua sede all’estero per sfuggire alle restrizioni sulla libera stampa in territorio russo. Tra i suoi finanziatori, nei primi anni figurava anche l’oligarca Mikhail Khodorkovskj, nemico giurato di Putin e anch’egli allontanatosi dalla Russia. I reportage, le inchieste, i contenuti in generale del sito si erano rivelati da subito una spina nel fianco per Mosca ma lo strappo definitivo si era consumato con la pubblicazione di un editoriale nel quale Meduza, nel febbraio 2022, criticava l’imvasione dell’Ucraina.

Il sito stato ben presto oscurato in Russia perch accusato di diffusione sistematica di falsi. Da allora i contenuti hanno potuto essere solo rilanciati in territorio russo attraverso social o altre testate ma sempre sfidando i possibili interventi delle autorit.

Meduza dunque diventa ora un’altra vittima illustre della censura russa. Ma cosa cambia dunque in concreto con la dichiarazione da parte della procura di organizzazione indesiderata? Che qualunque forma di sostegno o fiancheggiamento alla testata andr incontro a sanzioni. vietato innanzitutto raccogliere pubblicit o devolvere denaro, vietato pubblicare articoli presi dal sito, o semplicemente linkarne i contenuti. Per i trasgressori all’inizio sono previste multe che partono da 5.000 rubli (circa 70 euro) ma che possono arrivare a 100.000 rubli se la legge infranta da societ, imprese o organizzazioni. Per i recidivi scatta il processo penale. Ancora di pi rischiano i giornalisti che, sul terriorio russo, intendono collaborare con la testata: per loro potrebbero aprirsi la porte del carcere in quanto ritenuti agenti stranieri.

26 gennaio 2023 (modifica il 26 gennaio 2023 | 14:50)

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