di Andrea Marinelli e Guido Olimpio
La Difesa britannica sostiene che i due ufficiali avrebbero pagato gli insuccessi a Kharkiv e nel Mar Nero. Incerto il destino di Gerasimov. A Mosca, due parlamentari hanno proposto di abolire il tetto dei 40 anni per il reclutamento
Le epurazioni sono un marchio di fabbrica del Cremlino, da sempre. Un fiume carsico che si immerge e rispunta a ciclo continuo, sospinto da provvedimenti reali e dalla propaganda. Mosca, che ha ammesso difficoltà nell’andamento dell’operazione militare «speciale», avrebbe imposto una nuova stretta: secondo l’intelligence britannica — ma le indiscrezioni sono confermate anche da fonti americane — sarebbero stati sospesi il generale Sergei Kisel, comandante di reparti corazzati, accusato di non aver conquistato Kharkiv, e il viceammiraglio Igor Osipov, che paga l’affondamento dell’incrociatore Moskva. Londra martella, sostiene che nell’Armata domini la cultura dell’insabbiamento e del «capro espiratorio»: i vertici starebbero cercando di schivare addebiti per gli insuccessi per non essere degradati, rimossi o persino messi in cella.
Punizione riservata ad esempio a uno dei massimi dirigenti del servizio segreto Fsb, Sergei Beseda, colpevole di aver fornito indicazioni errate su cui poi è stata costruita (male) l’assalto in Ucraina. Dopo le voci del suo arresto, però, il funzionario è ricomparso in pubblico al funerale di un veterano del Kgb ed è stato rispedito in ufficio anche se — scriveva il giornalista investigativo russo Andrei Soldatov — con un ruolo di facciata. Anche qui, in omaggio alla «copertura» degli errori, la riabilitazione formale è utile a smentire l’arresto e a negare i passi falsi, le perdite massicce, la preparazione insufficiente.
Entrato in servizio nel 1990 dopo essersi diplomato alla scuola di Tashkent, in Uzbekistan, dal 2018 Kisel era il comandante della Prima Armata carri della Guardia, formazione corazzata che partecipò alle principali battaglie sul fronte orientale della Seconda guerra mondiale — compresa quella di Stalingrado — e che, dopo essere stata sciolta nel 1999, fu ricostituita nel 2014 durante il programma di potenziamento dell’esercito russo: aveva il compito di prendere Kharkiv, ma la manovra si è rivelata un fallimento e gli ucraini hanno condotto con successo una controffensiva che li ha portati a ricacciare il nemico fino al confine.
Osip, invece, guidava la Flotta del Mar Nero, dove i russi — oltre all’affondamento del Moskva a metà aprile — hanno vissuto fasi alterne: nei primi giorni di guerra hanno conquistato l’isola dei Serpenti, avamposto strategico per controllare, e bloccare, le rotte commerciali, ma nelle ultime settimane stanno cercando di respingere gli attacchi degli ucraini che non hanno rinunciato alla «rocca».
Resta da decifrare la posizione del capo di Stato maggiore Valeriy Gerasimov. Dicevano che fosse stato ferito durante la visita al fronte, quindi messo da parte. L’inspiegabile assenza alla parata del 9 maggio è parsa confermare le informazioni sul giubilamento, scenario capovolto da altre indiscrezioni che lo vogliono a dirigere la missione al fianco di Putin, ribattezzato il «colonnello» in quanto interverrebbe su dettagli bellici minimi.
Come avevamo raccontato il 14 maggio, si tratta tuttavia di report che provengono dalla trincea nemica e, spesso, dalla Gran Bretagna, sempre molto «esposta» nel sostenere Kiev. Se alcuni dei gerarchi in divisa devono dare spiegazioni — sollecitate anche da commentatori russi in tv — è altrettanto vero che le truppe dello zar, almeno nella provincia di Lugansk, rivendicano dei successi: la regione è quasi tutta sotto il nostro controllo, ha dichiarato il ministro della Difesa Sergei Shoigu.
A Mosca, intanto, due parlamentari hanno proposto una modifica alla legge in modo da abolire il tetto dei 40 anni per il reclutamento, così da poter essere ingaggiati elementi esperti da integrare in reparti malconci dopo mesi di guerra, in particolare medici e ingegneri di cui hanno bisogno in Ucraina: secondo la legge in vigore, solo i cittadini russi fra i 18 e i 40 anni possono firmare un contratto militare per la prima volta. «C’è necessità di professionisti altamente specializzati», ha spietato un comunicato della Duma, la camera bassa del parlamento, senza tuttavia fare riferimenti alla carenza di uomini sul campo: finora, però, Vladimir Putin ha resistito a dichiarare una mobilitazione generale.
20 maggio 2022 (modifica il 20 maggio 2022 | 17:54)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-05-20 18:39:00, La Difesa britannica sostiene che i due ufficiali avrebbero pagato gli insuccessi a Kharkiv e nel Mar Nero. Incerto il destino di Gerasimov. A Mosca, due parlamentari hanno proposto di abolire il tetto dei 40 anni per il reclutamento, Andrea Marinelli e Guido Olimpio