Sempre più frequenti i casi di violenza nelle scuole. Sotto accusa anche la famiglia: i ragazzi ripetono in aula quello che vedono accadere tra le mura domestiche.
A Io Donna interviene Marco Orsenigo, docente di sostegno in un Centro di formazione professionale in Monza-Brianza, educatore e pedagogista: “Rutti a tavola, parolacce urlate, bestemmie a ripetizione, schiaffi: se li vedi accadere tutti i giorni a casa, finisci per assorbirli come azioni normali, e a scuola non riesci neppure a trattenerti e le ripeti. È così, lo vediamo e ce lo raccontano quotidianamente. La scuola è allora un’imposizione, un problema che si aggiunge alla lista. La violenza nelle scuole esplode perché è spesso l’unico luogo in cui vigono regole chiare, a cui i ragazzi non sono abituati”.
Poi aggiunge: “Dalle società sportive alle realtà ricreative sul territorio, tutte le agenzie aggregative hanno più o meno chiuso i battenti. E molti a causa del Covid. Di fatto nessuno si occupa di loro, non c’è un contenitore che li accolga, oltre quelle sei ore scolastiche”.