Salaria, slalom di auto e moto per evitare l’asfalto – trappola

Salaria, slalom di auto e moto per evitare l’asfalto – trappola

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di Ca milla Palladino

Sull’arteria ad alto scorrimento la vegetazione (mai potata) nasconde i segnali e riduce la visibilità. E in pochi rispettano i limiti di velocità, nonostante le tante buche , gli avvallamenti e le radici sporgenti

Non basta la segnaletica verticale per fare rispettare i limiti di velocità in via Salaria, tra la tangenziale Est e il Raccordo. Nonostante i cartelli col divieto di superare i 30 orari, per di più accompagnati dai segnali di pericolo per la presenza di «strada dissestata», auto e scooter corrono. I conducenti raggiungono andature che diventano ancora più pericolose nei punti in cui l’asfalto è rovinato. Un esempio «perfetto» si trova all’altezza dell’immissione da via dei Prati Fiscali, procedendo verso il Gra, in cui invece il manto stradale è stato riqualificato di recente: quando le due corsie si uniscono, la differenza con le crepe e i dossi della Salaria è netta. A buche, avvallamenti e radici sporgenti, si aggiungono le erbacce che ricoprono il guardrail, i rami non potati che invadono la carreggiata che sono un pericolo soprattutto per le due ruote, o la vegetazione che nasconde i cartelli stradali.

Sono alcuni dei motivi per cui via Salaria viene annoverata tra le strade killer di Roma. Diversi gli incidenti mortali che si sono verificati, anche recentemente, tra cui quello in cui ha perso la vita Massimo Bochicchio, il 56enne broker dei vip, dopo aver perso il controllo della sua moto nei pressi dell’aeroporto dell’Urbe lo scorso giugno. Alla fine di novembre dell’anno precedente, all’altezza di via Angelo Banti, è deceduto sul colpo Emanuele Simeone, 53 anni, dopo essersi scontrato con un furgone a bordo del suo scooter. Ancora prima, all’inizio di luglio 2018, il 30enne Jonathan Ramirez è stato travolto da un camion Ama, all’altezza dell’ingresso del Tmb Salaria, mentre era in bici. Attaccata alla grata esterna dell’impianto per i rifiuti (andato a fuoco nel dicembre dello stesso anno) ora c’è una foto della giovane vittima, insieme a tanti mazzi di fiori. Un altro altarino, poco prima della circonvallazione Salaria, in direzione Centro, ricorda Mauro Cimarelli, morto a 22 anni. Si tratta di una lapide di marmo attaccata a un palo, firmata «Gli amici più cari del Tufello».

Senza contare gli incidenti non mortali. Solamente a ottobre sono stati almeno tre i feriti gravi: all’inizio del mese un uomo di 36 anni si è ribaltato con l’auto all’altezza della Motorizzazione civile, mentre verso la fine del mese a rimanere coinvolti sono stati un 19enne e un 45enne, alla guida di due veicoli che si sono scontrati frontalmente. Nessun controllo, nella mattinata di ieri, sulla Salaria. Si intensificano tuttavia i servizi di sicurezza stradale in altre strade killer: venerdì sera Polizia di Stato, Polizia Stradale e squadra Cinofili erano a corso Francia, muniti di alcol-test e precursori di droghe. Undici le contravvenzioni al Codice della strada elevate, e due persone denunciate per guida sotto l’effetto di stupefacenti.

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13 novembre 2022 (modifica il 13 novembre 2022 | 08:45)

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, 2022-11-13 07:42:00, Sull’arteria ad alto scorrimento la vegetazione (mai potata) nasconde i segnali e riduce la visibilità. E in pochi rispettano i limiti di velocità, nonostante le tante buche , gli avvallamenti e le radici sporgenti, Ca milla Palladino

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