Un’altra doccia fredda per centinaia di migliaia di docenti precari della scuola pubblica italiana: nel Decreto Anticipi, in discussione al Senato per la versione definitiva del testo da convertire in legge, saltano gli emendamenti della maggioranza sul doppio canale di reclutamento, con i supplenti da stabilizzare utilizzando le graduatorie Gps, e sulla conferma dell’immissione in ruolo degli insegnanti già assunti a tempo indeterminato con riserva e poi licenziati.
La decisione è stata presa dalle commissioni competenti durante l’esame del collegato al disegno di legge di bilancio, che con l’Atto n. 912 sta esaminando il DL 18 ottobre 2023 n. 145.
“A questo punto – annuncia Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief – non rimane che denunciare tutto alla Commissione europea, dalla quale il Governo italiano ha già in passato ricevuto sonori richiami: non è un piacere avviare una procedura d’infrazione, ma ora i presupposti ci sono tutti”, conclude il sindacalista autonomo.
Gli emendamenti prevedevano l’assunzione a tempo determinato finalizzata al ruolo dal 2025/26
Nel frattempo è arrivata notizia della rinegoziazione degli obiettivi delle assunzioni con il reclutamento PNRR, per cui le date subiscono delle modifiche
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha fatto sapere che le nuove date per le assunzioni don il nuovo reclutamento sono:
- 20 mila docenti entro dicembre 2024
- 20 mila docenti entro settembre 2025
- 30 mila docenti entro giugno 2026
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