Salvini: «Da von der Leyen parole di inaudita gravità. L’Ungheria di Orbán non è un mio modello»

Salvini: «Da von der Leyen parole di inaudita gravità. L’Ungheria di Orbán non è un mio modello»

Spread the love

di Cesare Zapperi

Il leader leghista: il rapporto con Putin non è più lo stesso. Nel primo Consiglio dei ministri 30 miliardi per l’energia

La foto con i leader del centrodestra uniti quanto è veritiera? Quali sono i reali rapporti tra lei e Meloni?

«La foto è un impegno con gli italiani che se scelgono il centrodestra avranno un governo unito e stabile, che non cambia ministri e magliette — risponde il segretario della Lega Matteo Salvini nell’intervista con il vicedirettore Venanzio Postiglione su Corriere Tv —. Abbiamo quattro storie e quattro caratteri diversi però abbiamo scelto un destino comune firmando un programma che per me è la Bibbia. Su alcuni temi la Lega ha priorità che altri magari non hanno. Per me lo sono le bollette e quindi un voto alla Lega significa che nel primo Consiglio dei ministri ci sarà un decreto energia da almeno 30 miliardi. Su questo Giorgia e Silvio sono più prudenti».

Meloni ha già pronta una lista dei ministri, lei ha frenato. Se vincerete sarà complicato formare il governo?

«Io per ora mi limito a dire cosa significa votare Lega: oltre al blocco delle bollette, via la legge Fornero. Poi anch’io ho qualche idea su chi potrà fare il ministro ma per rispetto della squadra me le tengo».

Il Corriere ha una newsletter dedicata alle elezioni: si intitola Diario Politico, è gratuita, e ci si iscrive qui.

Perché non ha preso subito le distanze dal suo ex amico Putin? È ancora valido l’accordo con Russia unita?

«Noi le distanze le abbiamo prese la notte dell’attacco all’Ucraina. Il rapporto con Putin di prima della guerra non è più lo stesso dopo l’attacco violento all’Ucraina. Tutti prima avevano rapporti e ci hanno fatto accordi. Poi quando provochi morti e distruzione, la storia cambia. Continuiamo ad essere a favore degli aiuti e delle sanzioni, l’importante è che le conseguenze non vengano pagate dai lavoratori italiani».

Cosa pensa delle parole di Ursula von der Leyen? E perché avete votato a favore di Orbán nei giorni scorsi?

«Sono di una gravità inaudita. Comporterebbero dimissioni o scuse immediate. Cos’è: una minaccia, un ricatto, bullismo istituzionale? La presidente o chiede scusa o si dimette. Il suo è un intervento indegno e imbarazzante».

E l’Ungheria?

«Non è il mio modello. Ma quando il popolo vota ha sempre ragione. Orbán commette degli errori, come sull’aborto (dov’è lontano dalla realtà), ma come tutti».

Diversi lettori chiedono se la flat tax non favorisce i ricchi. E perché non l’avete ancora messa in pratica.

«La flat tax c’è già per 2 milioni di partite Iva che fatturano fino a 65 mila euro lordi e vogliamo estenderla fino a 100 mila, includendo lavoratori dipendenti e pensionati».

Dove pensate di trovare le risorse per la flat tax?

«Intanto sta già portando più soldi. L’estensione nell’arco di 5 anni costa 13 miliardi di euro».

Rottamazione cartelle: non è offensiva per chi ha sempre pagato?

«Ci sono 15 milioni di italiani che hanno una pendenza con l’Agenzia delle Entrate. È un terzo dei cittadini. O è dedito alla delinquenza o ha avuto dei problemi. Lo Stato può darti uno schiaffone o aiutarti. Io sono per la seconda soluzione».

Bollette: chi pagherà il prezzo di un eventuale scostamento di bilancio?

«Durante il Covid ne abbiamo fatti sei: 150 miliardi. Tutti debiti, ma cosa avremmo dovuto fare? O metti 30 miliardi subito per salvare il sistema produttivo italiano o altrimenti tra qualche mese ne dovrai mettere 100».

Un sacerdote le chiede come può definirsi cristiano e sostenere tesi opposte al Vangelo, specie sugli immigrati.

«Rispettare le leggi è normale in tutto il mondo, Vaticano compreso. Per entrare in un Paese bisogna avere i documenti in regola. Non possiamo fare entrare 100 mila clandestini all’anno».

Pensioni: quale riforma?

«Già con il Conte I la Fornero l’abbiamo stoppata con quota 100. Siamo per l’azzeramento di quella legge con il passaggio a quota 41».

Che fine farà il reddito di cittadinanza?

«Lo lasciamo a chi non può lavorare, ma altro è per il milione di persone che è abile al lavoro. Al primo no si perde».

Con l’autonomia sarà possibile tenere unito il Paese?

«Servirebbe soprattutto al Sud. Significa consentire a ciascuno di decidere come gestire alcune funzioni».

In caso di vittoria del centrodestra se lei non ottenesse il Viminale sarebbe già una causa di divisione?

«Per almeno 5 anni governeremo. Il destino del Paese non dipende da un ministero in più o in meno. Il centrodestra vincerà con almeno 20 punti di vantaggio e la Lega avrà un risultato straordinario. La squadra governerà per 5 anni senza problemi».

Il Corriere ha una newsletter dedicata alle elezioni: si intitola Diario Politico, è gratuita, e ci si iscrive qui

23 settembre 2022 (modifica il 23 settembre 2022 | 23:25)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-09-23 21:25:00, Il leader leghista: il rapporto con Putin non è più lo stesso. Nel primo Consiglio dei ministri 30 miliardi per l’energia , Cesare Zapperi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.