Saman Abbas, il processo per lomicidio: lo zio in aula con i due cugini

Saman Abbas, il processo per lomicidio: lo zio in aula con i due cugini

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di Alessandro Fulloni, inviato a Reggio Emilia

Reggio Emilia, il padre ancora in Pakistan: l’ipotesi del videocollegamento

REGGIO EMILIA Postura sicura, il volto indifferente ai flash dei fotografi che scattano a raffica quando lui entra nell’aula del tribunale di Reggio Emilia, quella pi grande. Danish Hasnain l’uomo che, per le accuse, avrebbe materialmente ucciso, strozzandola, nella notte fra il 30 aprile e il 1 maggio 2021, Saman Abbas, la diciottenne pachistana che non voleva saperne del matrimonio combinato con un uomo pi grande di lei di dieci anni.

Con quel piumino rosso che non si leva mai, Hasnain d l’impressione di sovrastare i due cugini, Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq, i quali, stando alle carte e alla testimonianza del fratello 16enne della giovane, la tenevano immobile mentre smetteva di respirare. Siedono lontani i tre, ma Hasnain spesso li guarda, sfidandoli apertamente. Permettendo il 18 novembre ai carabinieri il ritrovamento del cadavere, sotterrato in una cascina diroccata nei pressi della dimora degli Abbas a Novellara, Danish ha detto di non averla uccisa lui, incolpando i cugini dall’aria pi dimessa. Ijaz indossa una tuta nera e l’altro una felpa grigia, non rispondono mai alle occhiatacce dell’altro. Stanno spesso chini senza badare, nel corso dell’udienza, alle schermaglie tra i loro avvocati e quelli delle 23 parti civili.

Cinque in tutto gli accusati per concorso in omicidio. Ma due persone (Shabbar e Nazia, i genitori) non ci sono. I l padre di Saman agli arresti in Pakistan da met novembre. L’obiettivo della Procura diretta da Gaetano Paci processarlo in videocollegamento, portandolo cos alla sbarra ed evitando che la sua posizione resti stralciata — si appreso ieri in aula — in attesa della decisione sull’estradizione. Che dipende molto dagli equilibri politici in Pakistan, la cui popolazione, 238 milioni di abitanti che poco sanno di Saman, in gran parte tollera i matrimoni combinati.

Se l’istanza per il collegamento a distanza sar accolta dalla presidente della Corte d’Assise Cristina Beretti, allora si notificheranno gli atti a Islamabad e a quel punto, la posizione di Shabbar (sar indifferente che accetti o meno il collegamento) si riunir agli altri. Se lui invece dovesse pagare la cauzione, per tornare libero, la Corte lo processerebbe lo stesso come latitante dato che non potrebbe nemmeno pi invocare il legittimo impedimento. Ma latitante nel suo Paese anche la madre Nazia che secondo alcune voci sarebbe sparita abbandonando il marito al suo destino. Fu lei, a febbraio del 2021, a ricevere la telefonata del fratello, un poliziotto. Che insisteva: bisogna uccidere quella ragazza che pretende l’iscrizione alle superiori, posta foto su Instagram (l’account italiangirl) in jeans e sneakers e scappa da casa per stare con il suo fidanzato. un bravo ragazzo, il connazionale Sayub — parte civile al processo, assistito dall’avvocato Claudio Falleti — uno studente conosciuto in chat che vive a Roma; ma un mochi, la casta inferiore dei calzolai che non pu frequentare una ragazza degli Abbas, tutti gujjar, gente che possiede la terra.

Per questo dallo zat (il clan) di Shabbar partito l’ordine del caro cari, l’uccisione delle donne che si oppongono ai matrimoni combinati. Lo scopo? difendere l’izzat, l’onore spiega Ahmad Ejaz, mediatore culturale di Differenza Donna, parte civile al processo. Intanto la sindaca di Novellara Elena Carletti pensa ai funerali di Saman e alla cittadinanza onoraria ma lo faremo solo dopo che la Procura invier il certificato di morte. Commossa, racconta delle 250 lettere giunte da tutta Italia. Soprattutto donne che ripetono le stesse parole: “Eri un simbolo di libert.

11 febbraio 2023 (modifica il 11 febbraio 2023 | 07:27)

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