La Sampdoria di Vialli e Mancini: Boskov, le partitelle delle 5.000 lire, le cene e lirripetibile Bella stagione

La Sampdoria di Vialli e Mancini: Boskov, le partitelle delle 5.000 lire, le cene e lirripetibile Bella stagione

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Vialli e Mancini sono stati il simbolo di quella che venne chiamata la Sampd’oro: una squadra di amici che ha consumato ossa, sudore, sangue e fatica per vincere lo scudetto e rendere possibile l’impossibile

Una squadra di amici che ha consumato ossa, sudore, sangue e fatica per rendere possibile l’impossibile, sfidare e battere lo status quo, agitare le acque fino a scatenare uno tsunami.

Chi ha letto La bella stagione, il libro-racconto collettivo dei giocatori della Sampdoria campione d’Italia nel ’91, sa di cosa si parla.

Di un gruppo molto speciale che riusc a vincere lo scudetto nonostante il Milan degli olandesi, l’Inter dei tedeschi e il Napoli di Maradona, il gruppo guidato dai gemelli del gol, Luca Vialli — scomparso oggi, ad appena 58 anni — e Roberto Mancini.

Mancini arriv a Genova nell’82, a 18 anni. Nella stagione precedente aveva segnato 9 gol con il Bologna ed era considerato il miglior talento in circolazione; Vialli due anni dopo, dalla Cremonese, la squadra della sua citt. A battere la concorrenza di club pi potenti e ricchi ci pens Paolo Mantovani e i due ragazzi fecero subito capire di avere qualcosa di speciale diventando in fretta i leader tecnici e non solo di quella squadra che, appunto, scaten uno tsunami nel calcio italiano.

Giovani, belli, bravi, scanzonati, Vialli&Mancini sono stati il simbolo di quella che venne chiamata Sampd’oro.

E Genova, una citt che lascia respirare anche le persone famose e che ha il mare (elemento sempre sottolineato da Vialli), il posto giusto per proporre qualcosa che non si era mai visto e che difficilmente si potr vedere ancora.

La Samp di Vialli&Mancini aveva tempi, consuetudini, rituali particolari.

Si allenava a Bogliasco agli ordini di Vujadin Boskov e poteva capitare che all’allenamento partecipassero pure i due cani di Toninho Cerezo, monumentali bovari delle Fiandre.

Al gioved si giocava la partitella delle 5.000 lire, affrontata regolarmente come fosse la finale di Coppa dei Campioni, a fine allenamento le sfide di pallacanestro (Katanec era imbattibile, tanto che Lombardo era convinto che avesse sbagliato sport).

Le cene settimanali dove si scherzava, si parlava di donne e di tattica.

Vialli&Mancini erano l’anima, in campo e fuori: Io e Mancio eravamo come in trincea — ha raccontato Vialli —, io coprivo le spalle a lui e lui a me. Abbiamo dormito per dieci anni uno di fianco all’altro.

Genova li aveva adottati ed era disposta a perdonargli tutto, dalle evoluzioni sulle moto d’acqua a qualche fuga al casin a Montecarlo perch sul campo lasciavano sempre il segno.

Mancini ispirava, Vialli segnava.

Litigarono anche durante la La bella stagione, per un po’ non si parlarono e quando uno doveva dire una cosa all’altro usava un compagno di squadra come messaggero. Ovviamente dur poco perch erano fatti per stare insieme.

Quando Vialli torn in campo contro il Pisa dopo un brutto infortunio, Mancini mise a sedere l’intera difesa avversaria e invece di appoggiare la palla in porta la pass all’amico, che aveva pi bisogno di lui di segnare. Grazie, questo si che un assist — scherz Vialli festeggiando —, non come quando lanci alla cieca da 30 metri, io la prendo, sgomito, ne scarto due, faccio gol e poi scrivono: gol di Vialli su lancio pazzesco di Mancini…. Cominciavi a darmi fastidio con tutto questo correre per il campo senza combinare niente rispose Mancini.

Due amici che guidavano una squadra di amici.

Un legame forte, pi forte delle cose della vita e del passare degli anni.Un legame che l’abbraccio sul prato di Wembley, dove persero la Champions con la Samp e dove avevano appena conquistato il titolo europeo con l’Italia spiega meglio di mille parole.

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La foto di questa pagina la copertina di La bella stagione, il libro corale di Vialli, Mancini e gli altri calciatori della Samp dello scudetto (Mondadori)

6 gennaio 2023 (modifica il 6 gennaio 2023 | 13:10)

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