San Carlo, il deluchiano Simeone:il Comune è in debito con il teatro

San Carlo, il deluchiano Simeone:il Comune è in debito con il teatro

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napoli Mezzogiorno, 6 maggio 2022 – 07:28 Si tratta di un milione e 200 mila euro non stanziati dalla giunta de Magistris di Simona Brandolini Gaetano Manfredi non solo deve far fronte alle bordate che il presidente della Regione Vincenzo De Luca gli riserva un giorno sì e l’altro pure, ora deve respingere anche il fuoco amico. Quello interno alla sua maggioranza. Una maggioranza critica, oltre che molto colorata. Il casus belli è sempre il San Carlo. Il Massimo napoletano ormai è diventato un’ossessione per Palazzo Santa Lucia. Ieri Gaetano Simeone, più conosciuto come Nino, presidente della Commissione Infrastrutture e Mobilità del Comune di Napoli, ha inviato una richiesta al sindaco e all’assessore al Bilancio, Pierpaolo Baretta. Oggetto dell’interrogazione: stanziamento in bilancio di previsione dei fondi destinati al Teatro San Carlo. Simeone fa riferimento all’articolo del Corriere del Mezzogiorno del 20 gennaio scorso. In cui si dava conto della riunione straordinaria del consiglio d’indirizzo del teatro, dopo i tagli di 3 milioni e 700 mila da parte della Regione, in cui il sindaco-presidente, tra le altre cose, aveva detto di aver trovato, appena insediato, un tesoretto nelle casse comunali: ovvero 1 milione e 200 mila euro, pari a due annualità, non versate dalla giunta de Magistris. Ebbene l’ex demagistrisiano, poi deluchiano Simeone chiede lumi e «di stanziare nel Bilancio di previsione 2022-2024 il contributo annuale per il suddetto teatro e di fornire, allo scrivente, ogni utile informazione circa i criteri che saranno seguiti per erogare i fondi mancanti, già individuati, per un importo complessivo di 1.200.000 euro», non avendolo fatto nel previsionale del 2020 né in quello del 2021. La RegioneDal Comune, oltre ad una certa irritazione, trapela che «come è noto, nel bilancio 2021 è stato de Magistris a non stanziare i fondi, quindi l’attuale giunta non li ha proprio trovati. Il Comune verserà la sua quota di competenza dal prossimo bilancio in poi». Ma il punto politico non è questo. Ancora ieri De Luca ha sparato a palle incatenate contro San Giacomo: «Il Teatro San Carlo ha avuto per molti anni risorse, abbiamo dato 3 volte quanto la Lombardia dà alla Scala: nessuna Regione finanzia grandi teatri storici a livelli della Campania che finanzia dal doppio al quadruplo rispetto ad altre regioni». E poi ancora: «Con me non funziona il ricatto, e pensare che “siccome abbiamo un’istituzione importante io faccio quello che voglio”. Non sono noto per virtù diplomatiche e mando a quel paese se devo dire,a qualcuno che si aumenta lo stipendio nel periodo di Covid, che è sbagliato. Glielo dico sperando di trovare una sensibilità che non trovo» e come se non bastasse sottolinea poi come anche il «Mercadante vive perché c’è il contributo della Regione, altrimenti chiude». Verissimo che Santa Lucia stanzia molto più del Comune di Napoli che, ricordiamo, era a un passo dal dissesto. Ma è anche vero che se San Giacomo è moroso, lo è anche la Regione nei confronti del teatro San Carlo. Si evince sempre dal Bilancio (che si trova tranquillamente sul sito del Massimo). La Regione Campania è l’ente che ha più debiti nei confronti del lirico: al 31 dicembre 2020 parliamo di circa 10 milioni di euro. La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 6 maggio 2022 | 07:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-06 08:34:00, Si tratta di un milione e 200 mila euro non stanziati dalla giunta de Magistris,

Pietro Guerra

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