Un vincolo sullo stadio di  San Siro? Inter e Milan pronti  a chiedere i danni al Ministero della Cultura

Un vincolo sullo stadio di San Siro? Inter e Milan pronti a chiedere i danni al Ministero della Cultura

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di Arianna Ravelli

Il vincolo di competenza del Segretariato regionale del ministero dei Beni culturali, sentiti Sovrintendenza e Commissione regionale. Se dovesse essere posto il vincolo club sarebbero pronti a impugnarlo e a chiedere un risarcimento danni

San Siro: che succede? Le dichiarazioni (contrapposte) del sottosegretario ai Beni Culturali Vittorio Sgarbi e del presidente del Senato Ignazio La Russa (il primo, in sintesi: Ho le deleghe per occuparmene, stiamo preparando un vincolo, lo firmer il direttore del ministero, San Siro non si tocca), il secondo, sempre in sintesi (Sgarbi non ha le deleghe, il governo non intende porre alcun vincolo su San Siro, me lo ha confermato il ministro della Cultura Sangiuliano a cui solo spetta la potest di decidere) hanno creato un po’ di confusione tra i tifosi.

Milan e Inter, fin qui, sono rimasti in stretto silenzio, convinti, o speranzosi, che la questione vincolo sia destinata a sgonfiarsi da sola. Ma, nel caso in cui cos non fosse, da quel che trapela, i club sarebbero pronti ad avviare un’azione legale, in primis un ricorso per impugnare il vincolo, considerato illegittimo, ma potrebbero anche spingersi alla richiesta di un risarcimento al ministero per i soldi e il tempo persi. Andiamo con ordine.

Il vincolo, intanto: chi pu porlo e perch? Tecnicamente il Segretariato regionale del ministero dei Beni culturali il soggetto che decide se vincolare o meno, dopo aver sentito la Sovrintendenza e la commissione regionale per il patrimonio culturale, chiamata a esprimere parere vincolante. Bene, il 13 maggio 2020 la commissione decise che lo stadio Meazza non presenta interesse culturale ai sensi degli articoli 10, 12 e 13 del Codice e come tale escluso dalle disposizioni di tutela. Questo perch si tratta le persistenze dello stadio originario del ‘25-’26 e dell’ampliamento del ‘37-’39 risultano del tutto residuali rispetto ai successivi interventi, non risalenti a oltre 70 anni. Questo il lasso di tempo trascorso il quale scatterebbe (nel 2024) in automatico il vincolo monumentale che fa riferimento alla posa del secondo anello nel 1954. Ma il segretariato regionale aveva deciso che le stratificazioni, gli adeguamenti, gli ampliamenti fanno dello stadio un’opera connotata dagli interventi del ‘53-’55, oltre a quelli del 1989-90, nonch delle opere successive al Duemila, ovvero un’architettura soggetta a continua trasformazione in base alle esigenze legate alla pubblica fruizione e sicurezza.

Sgarbi insiste dicendo che sar messo un vincolo di tutela storico relazionale in base all’articolo 10, che quello negato nel 2020. Il provvedimento amministrativo si pu modificare con una procedura di autotutela, ma i club la considererebbero illegittima in assenza di fatti nuovi rispetto al primo pronunciamento. E dato che sulla base di quell’atto che hanno avviato il progetto del nuovo San Siro che prevede l’abbattimento del vecchio stadio (altrimenti forse gi nel 2020 si sarebbero dirottati su Sesto San Giovanni) sarebbero pronti a un’azione risarcitoria nei confronti del Ministero (da cui dipendono Segretariato e commissione). La partita rischia di complicarsi.

14 gennaio 2023 (modifica il 14 gennaio 2023 | 07:17)

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