il caso Mezzogiorno, 14 giugno 2022 – 07:39 Riparto dei fondi per la Sanità, il governatore campano presenta ricorso al Tar Lazio contro i ministeri della Salute e dell’Economia di Angelo Agrippa Vincenzo De Luca ricorre dinanzi al Tar Lazio contro il ministero della Salute ed il ministero dell’Economia perché venga ripristinata la corretta applicazione dei criteri alla base dei trasferimenti statali alle Regioni del Fondo di riparto nazionale della sanità e sia nominato un commissario ad acta che, nell’ipotesi di perdurante inerzia dei ministeri intimati oltre il termine assegnato, provveda in via sostitutiva. I criteri evocati sono quelli che fanno riferimento alle caratteristiche demografiche; al contesto socioeconomico; allo stato di salute e dell’offerta dei servizi per qualità e quantità. La Regione Campania, attraverso l’Avvocatura, dunque ricorre «per l’accertamento e la declaratoria dell’illegittimità del silenzio-inadempimento serbato dalle amministrazioni intimate» dopo l’istanza inoltrata il 1 aprile scorso. Ed in questo caso, i ministeri non hanno scelta: o applicano la legge così come sollecitato dalla Campania o rischiano davvero di essere sostituiti dal commissario ad acta. Insomma, l’iniziativa di palazzo Santa Lucia è davvero insolita, sia per prassi istituzionale, sia per la sua dirompenza sul piano giuridico. Il “blocco nordista”Infatti, scrivono dall’ufficio di palazzo Santa Lucia, «nonostante le citate disposizioni di legge che attribuiscono il compito — e quindi un obbligo, non la mera facoltà — di determinarsi d’intesa nella elaborazione dei nuovi pesi, sulla base dei parametri indicati dalla norma, e di approvarli, previa acquisizione dell’intesa, i ministeri sono infatti rimasti del tutto inerti, senza neppure avviare il relativo procedimento». Ma, contesta la Regione, ad oggi non è stato fornito alcun riscontro e dunque i due ministeri «continuano con la loro condotta omissiva ad arrecare un gravissimo danno ai cittadini della Campania (ma non solo), tenuto conto che, per effetto del metodo sinora seguito al fine del riparto, alla Regione Campania è stata attribuita la più bassa quota pro capite di fondo sanitario, con un importo per ciascun cittadino campano pari in media a 45 euro in meno rispetto alla quota pro capite nazionale, a discapito della qualità e della quantità dei servizi erogabili alla cittadinanza, pure a fronte di condizioni socioeconomiche oggettivamente e gravemente svantaggiate». De Luca ha anticipato il contenuto del ricorso al Tar Lazio nel corso dei lavori di un congresso a Napoli per la presentazione dei risultati del laboratorio Health Care, in collaborazione tra Federico II e Regione, dai quali è emerso che gli ammalati cronici in Campania sono il 38 per cento della popolazione, quota che quasi raddoppia dopo i 65 anni, a fronte di percentuali molto più contenute nel Nord. «C’è un blocco politico e di interessi — ha detto il presidente della giunta — formato da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna che nessuno ha il coraggio di affrontare per riequilibrare i criteri del fondo di riparto. Difficile stringere anche un’alleanza con le Regioni del Sud, per interessi e circostanze differenti: solo la Sicilia, con la Campania, subisce penalizzazioni così pesanti. Ed ora che il laboratorio Health Care consegna anche un dato allarmante sugli ammalati cronici in Campania, non possiamo continuare a sottostare a questi ricatti». La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 14 giugno 2022 | 07:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-14 08:36:00, Riparto dei fondi per la Sanità, il governatore campano presenta ricorso al Tar Lazio contro i ministeri della Salute e dell’Economia,