Sanità, due miliardi non bastano.La delusione di medici e Regioni

Sanità, due miliardi non bastano.La delusione di medici e Regioni

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Sanità, due miliardi non bastano. La delusione di medici e Regioni

Brucia la delusione per i fondi alla sanità nella manovra. Il budget sale di 2 miliardi ma alle Regioni paiono spiccioli considerato che 1,4 se ne andranno via per fronteggiare il rincaro dell’energia, voce pesantissima nella gestione di ospedali e strutture sanitarie in genere.

«Mi sarei aspettato di più», smorza i toni il governatore della Toscana, Eugenio Giani, ricordando che durante la pandemia ci si era ripromessi di rinforzare il sistema per non farsi trovare impreparati. Invece dei 35 miliardi previsti nella bozza del decreto, solo un paio vanno a un settore fortemente colpito dalle recenti ondate virali.

Spera «si trovi un accordo», il presidente veneto, Luca Zaia. E va giù duro dalla Puglia Michele Emiliano convinto si tratti di un tesoretto «assolutamente insufficiente per il semplice fatto che i costi aumentano, questi due miliardi bastano appena a mantenere lo stesso livello. In pratica il finanziamento effettivo è calato, il governo lo dica con chiarezza». Per il segretario del Pd Enrico Letta «non sono immaginabili tagli sulla salute dopo tutto quello che è successo. Il pericolo ancora c’è». Perplessità anche da alcuni governatori di centrodestra. «Ammontare insufficiente», per Donato Toma (Molise). Mentre l’azzurro Roberto Occhiuto durante la conferenza delle Regioni ha duramente criticato il riparto dei fondi, che penalizzerebbe la Calabria.

Il dettaglio. I due miliardi portano il fondo sanitario nazionale a 128,061 miliardi, 4 in più rispetto al 2022 perché altri 2 erano stati stanziati dal governo Draghi. Le Regioni avevano chiesto 1,6 miliardi come rimedio al rincaro delle bollette, ne prenderanno 1,4. Nel 2024 il fondo arriverà a 130,061 miliardi grazie ai 2 messi sul tavolo adesso da Meloni e ai 2 già assicurati da Draghi.

Delusione anche dei medici che facevano affidamento sulle rassicurazioni del ministro della Salute Orazio Schillaci. Contavano su misure efficaci per tamponare la spaventosa carenza di personale sanitario in ogni ambito. La scorsa settimana gli emergentisti del pronto soccorso dopo un flash mob in piazza erano saliti dal ministro. In manovra figurerebbero 200 milioni per incrementare le indennità agli operatori di prima linea, ma solo a partire dal 2024 e previo accordo contrattuale. Prospettiva giudicata un «contentino» (100-200 euro al mese lordi in busta paga). «Fondi insufficienti, chiediamo che i 2 miliardi siano interamente vincolati all’aumento degli stipendi per rendere la professione attrattiva», rivendica Filippo Anelli, presidente della Federazione degli ordini dei medici.

Scorrendo l’elenco degli articoli abbozzati, si trovano inoltre i 40 milioni per sostenere il piano contro la resistenza agli antibiotici. Secondo i dati del ministero, in Italia un’infezione su 3 non risponde a questi farmaci. Significa che il paziente va incontro a cure più lunghe, pesanti e non sempre risolutive.

Capitolo farmacie. Da marzo a fine 2023 riceveranno 150 milioni per promuovere i medicinali generici mutuabili che permettono al cittadino di risparmiare sulla spesa del ticket (circa 160 milioni quest’anno). Misura già prevista nel precedente decreto Aiuti in via sperimentale. Infine 650 milioni per l’acquisto di vaccini e terapie anti Covid.

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, 2022-11-24 23:22:00, Più della metà serve per il caro energia in ospedale. Pronto soccorso, mini indennità ai camici bianchi. Giani : «Mi sarei aspettato di più». Da marzo a fine 2023 le farmacie riceveranno 150 milioni per promuovere i medicinali generici mutuabili , Margherita De Bac

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