La sanità italiana è al collasso: ma ecco cosa succede in Germania, Francia e Spagna

La sanità italiana è al collasso: ma ecco cosa succede in Germania, Francia e Spagna

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In 10 anni, nella sola Lombardia, sono stati chiusi 111 ospedali e 13 pronto soccorso, e ci sono 29 mila medici in meno. Trovare un medico di base complicatissimo in diverse zone d’Italia, e i pronto soccorso sono al collasso. Ma perch? E cosa succede nel resto d’Europa?

La sanit italiana non forse mai stata cos malata.

Il Covid ha messo in luce il grave deficit della medicina territoriale in una delle Regioni che sembrava pi attrezzata, la Lombardia. In 10 anni sono stati chiusi 111 ospedali e 13 pronto soccorso. Rispetto al 2012 ci sono 29 mila medici in meno. Il pensionamento anticipato (nei prossimi cinque anni andranno a casa in 41 mila) e il mancato ricambio hanno dato origine a quel fenomeno deprecabile che sono i medici a gettone .

Trovare un medico di base ormai quasi impossibile in alcune zone d’Italia e i pronto soccorso sono al collasso.

I dati lo confermano: tra ospedale e territorio, mancano pi di 20mila medici, 4.500 nei pronto soccorso, 10 mila nei reparti ospedalieri, 6 mila medici di medicina generale. Se ne parlato molto sui giornali (sulla Rassegna Stampa del Corriere, da cui tratto anche questo articolo e che gli abbonati possono ricevere ogni giorno, abbiamo pubblicato un pezzo eloquente di Margherita De Bac) e tra la gente, disorientata per il degrado del sistema e per l’allungamento dei tempi di interventi e visite.

Molto meno nella politica, pi preoccupata di ragionare su tetto di contanti e su altre amenit identitarie e ideologiche piuttosto che di questioni centrali come questa.

A Roma hanno manifestato sette sindacati di categoria, mentre il ministro Orazio Schillaci ha promesso aumenti di stipendi. Ma la spesa sanitaria programmatica si sta riducendo sotto il 6,6% del Pil, che per l’Ocse il limite sotto il quale il sistema rischia il collasso.

Colpa di venti anni di disinteresse, per i quali dovrebbero fare mea culpa diversi governi e partiti, di destra e di sinistra. Ma anche il governo attuale, per ora, non sembra avere colto l’urgenza della situazione.

E l’Europa come sta?

Un’inchiesta del Guardian consente di guardare il fenomeno in una dimensione pi larga e di scoprire che la sanit vive un momento difficile in tutta Europa. Le cause, oltre alle politiche nazionali, sono note: l’invecchiamento della popolazione, l’aumento delle malattie a lungo termine, la crisi di reclutamento e di mantenimento del personale e l’effetto Covid e post-Covid. Una combinazione di fattori che chiedono una reazione urgente dei governi e dei Parlamenti.

Qualche dato, per capire.

In Francia ci sono meno medici rispetto al 2012. Pi di 6 milioni di persone, tra cui 600.000 con malattie croniche, non hanno un medico di base regolare e il 30% della popolazione non ha un accesso adeguato ai servizi sanitari.

In Germania, l’anno scorso sono rimasti vacanti 35.000 posti nel settore sanitario, il 40% in pi rispetto a un decennio fa, mentre un rapporto di quest’estate sostiene che entro il 2035 pi di un terzo di tutti i posti di lavoro nel settore sanitario potrebbe non essere coperto.

In Spagna, a maggio il ministero della Salute ha dichiarato che pi di 700.000 persone erano in attesa di un intervento chirurgico e 5.000 medici di base e pediatri di Madrid sono in sciopero da quasi un mese per protestare contro anni di sottofinanziamento e sovraccarico di lavoro.

Secondo un rapporto della sezione europea dell’Oms, in un terzo dei Paesi del continente almeno il 40% dei medici ha pi di 55 anni. Anche quando i medici pi giovani hanno continuato a lavorare nonostante lo stress, i lunghi orari e la retribuzione spesso bassa, la loro riluttanza a lavorare in aree remote o in centri urbani degradati ha creato deserti medici che si rivelano quasi impossibili da riempire. Tutte queste minacce rappresentano una bomba a orologeria che potrebbe portare a risultati sanitari scadenti, lunghi tempi di attesa, molti decessi evitabili e potenzialmente anche al collasso del sistema sanitario, ha avvertito Hans Kluge, direttore regionale dell’Oms per l’Europa.

Il caso dei medici di base

Prendiamo i medici di base. La Francia ha una situazione particolarmente difficile. Gi nel 1971 ha imposto un tetto al numero di studenti di medicina del secondo anno, attraverso il numero chiuso, con l’obiettivo di tagliare la spesa sanitaria e aumentare i guadagni.

Il risultato stato un crollo del numero di studenti annuali – da 8.600 all’inizio degli anni ‘70 a 3.500 nel 1993 – e anche se da allora le assunzioni sono aumentate un po’ e il tetto stato tolto del tutto due anni fa, ci vorranno anni prima che la forza lavoro si riprenda.

L’anno scorso i medici pi anziani che hanno abbandonato la professione sono stati pi numerosi dei nuovi arrivati, che erano comunque il 6% in meno rispetto a dieci anni fa. C’ un problema sul territorio, visto che lontano dalle citt e nella Francia pi rurale le difficolt aumentano. Di fatto, l’87% della Francia potrebbe essere definito un deserto medico, ha detto il mese scorso il ministro della Salute Agns Firmin Le Bodo.

La Germania il Paese che spende per l’assistenza sanitaria pi di qualsiasi altro Paese al mondo.
Eppure in crisi.

Il sistema imploso con lo scoppio del virus respiratorio dei bambini, con pazienti che hanno viaggiato centinaia di chilometri per essere curati. Pi di 23.000 posti rimangono scoperti negli ospedali tedeschi dopo diversi anni di scarse assunzioni e recenti dimissioni di massa, soprattutto nelle terapie intensive e nelle sale operatorie, da parte del personale che lamentava carichi di lavoro estremi.

In Spagna non va meglio. A Madrid, a met novembre, almeno 200.000 persone sono scese in piazza per difendere l’assistenza sanitaria pubblica dalla privatizzazione strisciante e per esprimere preoccupazione per la ristrutturazione del sistema di assistenza primaria da parte del governo regionale.

Il Guardian cita anche l’Italia: Anche il servizio sanitario pubblico italiano deve far fronte a gravi carenze di personale, aggravate dalla pandemia, che ha innescato un esodo di personale che andato in pensione anticipata o passato a ruoli nel settore privato. Le amministrazioni regionali hanno stipulato contratti con medici freelance per coprire i turni in ospedale quando necessario, evidenziando i bassi stipendi del settore sanitario pubblico italiano.

Ci sono buchi che devono essere riempiti ovunque, soprattutto nelle unit di emergenza, spiega al Guardian Giovanni Leoni, vicepresidente di una federazione di medici italiani. Il problema che i liberi professionisti guadagnano da due a tre volte di pi, fino a 1.200 euro per un turno di 10 ore.

Questo articolo apparso per la prima volta nella Rassegna Stampa, che il Corriere riserva ai suoi 500 mila abbonati. La si trova qui. Per riceverla ogni giorno basta iscriversi a Il Punto, di cui Rassegna Stampa uno degli appuntamenti. Per abbonarsi (con una speciale offerta natalizia) basta cliccare qui.

16 dicembre 2022 (modifica il 16 dicembre 2022 | 13:18)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-12-17 07:29:00, In 10 anni, nella sola Lombardia, sono stati chiusi 111 ospedali e 13 pronto soccorso, e ci sono 29 mila medici in meno. Trovare un medico di base è complicatissimo in diverse zone d’Italia, e i pronto soccorso sono al collasso. Ma perché? E cosa succede nel resto d’Europa?, Alessandro Trocino

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