di Renato Franco, inviato a Sanremo
La conferenza stampa di chiusura del 73 Festival di Sanremo
Sono l’uomo pi felice del mondo. Beato Amadeus. Per il conduttore le cinque giornate di Sanremo sono state un trionfo: Mi sento come un bambino in un parco divertimenti senza che la gioia finisca mai, sembra un sogno che per realt.
L’anno prossimo ci sar di nuovo lui all’Ariston, ma visti gli attacchi che arrivano da destra alla dirigenza di viale Mazzini mai dire mai: Se dovessero mandarmi via, che devo fare? Me ne vado…, dice. Se il mio mandato dovesse finire qui faccio le valigie, ma conserver per tutta la mia vita il ricordo di quattro anni bellissimi. Nella vita, al di l dei festival, dipende tutto da un risultato: se si ottengono questi risultati hai una forza, se avessi fatto il 15-20% in meno sarei un allenatore esonerabile. Qualsiasi allenatore forte finch la squadra vince, se la squadra perde anche i pi grandi sono a rischio esonero. Ecco perch devo portare quello che sento, e se si sbaglia bisogna sbagliare con le proprie idee, e non con le idee o le imposizioni di qualcun altro.
L’album di immagini che il conduttore si porta dietro ricco: La prima fotografia la presenza del presidente Mattarella. Noi che ci facevamo il selfie con lui, io e Gianni che scendevamo per la prima volta le scale, un’immagine che non dimenticher mai. Poi le canzoni, i cantanti, le performance, la libert che hanno avuto di esprimersi. Ma l’immagine pi bella me l’ha data Sanremo e il fiume di persone di tutte le et. La forza della gente zittisce ogni polemica.
Il direttore Intrattenimento Prime Time Stefano Coletta in conferenza stampa traccia il bilancio finale del Festival e tiene a ribadire l’assoluta libert delle scelte prese, senza nessun retropensiero ideologico: Non c’ Sanremo se non c’ polemica ma ribadisco per l’ultima volta che il prodotto televisivo un lavoro che vuole parlare a chi guarda la tv , senza alcun indottrinamento ma portando il miglior prodotto televisivo possibile.
Quindi allarga la riflessione a livello personale: Le esternazioni politiche fanno parte della natura di una kermesse cos importante, ma trovo incivile che si attacchi un dirigente della tv pubblica sul piano personale. Io sono una persona perbene e spero che queste cose siano dimenticate presto. L’ad Rai Carlo Fuortes sottolinea gli ascolti eccellenti e l’attenzione riservata dai giovani di un’edizione destinata a rimanere nella storia della nostra televisione e del nostro Paese. Nella storia ci sono anche i ricavi pubblicitari che hanno superato i 50 milioni di euro (l’anno scorso erano 42) a fronte di una spesa intorno ai 20 milioni di euro.
Il primo pensiero del vincitore Marco Mengoni riprende il filo di quello che aveva appena detto a caldo sul palco dell’Ariston, con l’immagine dei cinque finalisti, tutti uomini: Le donne in questo Festival avevano canzoni incredibili, erano esseri quasi mitologici, ci sono rimasto molto male vedendo che nella cinquina non ci fosse neanche una donna, evidentemente dobbiamo andare ancora avanti e cambiare le cose in questo Paese, sarebbe stato bellissimo avere almeno una donna tra noi.
Dopo Sanremo, il tour di Mengoni prevede di fare tappa a Liverpool (per l’Eurovision ) e Kiev (per l’invito di Zelensky). I numeri sono super. La serata finale stata seguita in media su Rai1 da 12 milioni 256 mila telespettatori pari al 66% di share. La media va dalle 21.25 all’1.59 e quindi non comprende n la proclamazione del vincitore, n il momento della lettura della lettera del presidente ucraino Zelensky (la giornata Auditel va dalle 2 di notte alle 2 di notte del giorno dopo, quindi i numeri dei 40 minuti eccedenti — il Festival si chiuso alle 2 e 40 — verranno comunicati domani). Si tratta per la finale del dato pi alto dal 1997, quando il Festival, condotto da Mike Bongiorno con Piero Chiambretti e Valeria Marini fu vinto dai Jalisse.
12 febbraio 2023 (modifica il 12 febbraio 2023 | 15:59)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, , http://xml2.corriereobjects.it/rss/homepage.xml,