di Redazione Cronache
L’omicidio è avvenuto verso mezzogiorno nel centro di accoglienza di Capoterra, in provincia di Cagliari. L’assassino è un serbo di 50 anni, la vittima una connazionale di 48
Stevan Sajn, 50 anni, di origine serba, ha ucciso a coltellate la compagna connazionale Metusev Slobodanka, 48 anni. Il femminicidio è avvenuto verso mezzogiorno nella Casa di accoglienza straordinaria (Cas) per migranti di Capoterra, in provincia di Cagliari. L’uomo, secondo quanto appreso, è stato bloccato con ancora il coltello insanguinato in mano in una struttura comunale aperta in occasione della giornata in ricordo dei caduti nelle guerre. A fermarlo gli agenti della polizia locale di Capoterra e i carabinieri che erano di scorta alla cerimonia che si è svolta non lontano dalla chiesa dove si stava svolgendo la messa di suffragio. Sul posto sono intervenuti anche i medici del 118 che però non hanno potuto che constatare il decesso della donna, arrivata con il compagno a Capoterra a fine estate.
La testimonianza
«Abbiamo sentito le urla e confusione», ha detto all’Ansa il sindaco Beniamino Garau. «L’uomo si è rifugiato a Casa Melis che avevamo lasciato aperta perché al termine della cerimonia saremmo dovuti rientrare lì. Quando abbiamo capito cosa era accaduto abbiamo interrotto le celebrazioni». Ancora sconosciute i motivi del gesto ma una cittadina algerina che era stata ospite della Casa di accoglienza ha raccontato di averli sentiti litigare spesso.
6 novembre 2022 (modifica il 6 novembre 2022 | 21:58)
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, 2022-11-06 20:59:00, L’omicidio è avvenuto verso mezzogiorno nel centro di accoglienza di Capoterra, in provincia di Cagliari. L’assassino è un serbo di 50 anni, la vittima una connazionale di 48 , Redazione Cronache