Sarzana, l’omicidio della prostituta ripreso in diretta da una telecamera: «È stata un’esecuzione»

Sarzana, l’omicidio della prostituta ripreso in diretta da una telecamera: «È stata un’esecuzione»

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di Ferruccio Pinotti

Daniele Bedini ripreso in un video. Avrebbe sparato anche alla trans Camilla Bertolotti, trovata 24 ore dopo. E scoppia il caso giudiziario: doveva essere in carcere per una pregressa rapina

Daniele Bedini non lo sapeva, ma mentre uccideva una prostituta con la stessa freddezza del serial killer Donato Bilancia, veniva filmato. C’è infatti una telecamera, posizionata sotto al gazebo di uno stabilimento balneare di Marinella di Sarzana: ed è dotata pure di microfono. A mezzanotte e quaranta, tra sabato e domenica scorsi, un impianto — si tratta di telecamere spia, pubbliche e private, posizionate lungo l’itinerario tra Carrara e Sarzana — in orario compatibile col delitto registra il passaggio di un Fiorino bianco con a bordo un uomo e una donna che è vestita di chiaro. È passato da via Papa Giovanni XXIII e dopo aver girato in via Brigate Partigiane ha preso il viale verso il mare per dirigersi al bagno Soleado, dove poco dopo avrebbe, secondo le accuse a suo carico, ucciso la prostituta Nevila Pjetri. Immagini sconvolgenti, che a quanto trapela dagli inquirenti ritrarrebbero una vera e propria esecuzione, con Bedini che fa inginocchiare la lavoratrice del sesso e poi la finisce a colpi di pistola nel pick up. Si tratta dello stesso killer che con la medesima freddezza ha ucciso la trans Camilla Bertolotti, ritrovata 24 ore dopo.

Il tragitto del furgone bianco

L’orario in cui il furgone bianco è passato da via Papa Giovanni XXIII, è stato immortalato dalle telecamere di un’attività commerciale. Il filmato è già stato acquisito dagli inquirenti, così come i filmati delle telecamere di videosorveglianza dell’abitazione di Bedini in via Carriona, proprio sopra la falegnameria di famiglia. Si vedrebbe il 32enne scendere dal furgone attorno alle 6 della mattina di domenica, a qualche ora dalla scoperta del cadavere di Nevila Pjetri nella zona del Parmignola. Non due, ma tre colpi da arma da fuoco — di piccolo calibro — hanno ucciso Nevila Pjetri, la prostituta italoalbanese il cui corpo è stato rinvenuto nel greto di Parmignola, al confine tra Sarzana e Carrara, nella notte a cavallo tra sabato e domenica scorsi. Il particolare filtra dal riserbo sugli atti di indagine confluiti nel primo fascicolo aperto dalla Procura. Ne è titolare il pm Monica Burani.

I tre colpi

Oltre ai due colpi che hanno raggiunto il cranio della donna all’altezza dell’orecchio sinistro e sulla fronte, c’è anche quello che è entrato in prossimità del naso. La circostanza avvalora l’ipotesi di colpi esplosi a distanza ravvicinata. Secondo gli inquirenti potrebbe essere il pick up di Daniele Bedini. Il mezzo oggi verrà sottoposto all’esame dei Ris, nel contraddittorio delle parti. Di qui l’avviso al legale di Bedini, l’avvocato Ribaldo Reboa. ll veicolo era stato sottoposto a lavaggio, interno ed esterno. Ma il Luminol ha svelato tracce di sangue nel cofano e nell’abitacolo. L’avvocato di Bedini ha dichiarato: «Sono quelle relative ad una ferita alla caviglia che il mio assistito si è autoprocurato, e che si è fatto medicare al pronto soccorso, il giorno prima del delitto». Il movente? Il più plausibile sembra quello di una rapina connessa al bisogno di soldi per acquistare cocaina. Da una prima analisi del corpo della vittima non sono emerse tracce di liquidi seminali. Ma l’anatomopatola Gamba ha comunque eseguito vari tamponi alla ricerca di tracce biologiche, tra cui quelli attinti sotto le unghie, ipotizzando una colluttazione e il tentativo della donna di sottrarsi alla morsa dell’assassino

L’omicidio delle trans e lo scandalo della carcerazione non eseguita

Il falegname deve rispondere anche dell’uccisione della trans Camilla Bertolotti. Il cadavere stato trovato il lunedì mattina, 24 ore dopo quello di Pjetri, a 3 chilometri di distanza dal luogo dove è stato lasciato il corpo della prostituta. L’autopsia sul cadavere, che verrà eseguita oggi, potrà dire molte cose; così come l’interrogatorio di Bedini. C’è poi il nodo dell’ordine di carcerazione per una sentenza definitiva di dicembre a carico di Bedini, ma arrivato solo mercoledì. Un ritardo che appare grave. Il presidente del tribunale di Massa ha dichiarato: «Stiamo verificando quale disguido o disservizio possa essere accaduto». Il tribunale di Massa ha quindi avviato «accertamenti interni» sul mancato arresto dopo la condanna definitiva per una rapina: la sentenza della Cassazione risale al 2021, le motivazioni sono state depositate a febbraio, ma l’ordine di esecuzione della pena è arrivato solo mercoledì. Le indagini intanto vanno avanti: si cerca ancora la pistola calibro 22 che ha ucciso Pjetri e che presumibilmente ha ucciso anche Camilla Bertolotti.

10 giugno 2022 (modifica il 10 giugno 2022 | 13:45)

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, 2022-06-10 12:43:00, Daniele Bedini ripreso in un video. Avrebbe sparato anche alla trans Camilla Bertolotti, trovata 24 ore dopo. E scoppia il caso giudiziario: doveva essere in carcere per una pregressa rapina. Cartabia manda gli ispettori, Ferruccio Pinotti

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