di Alberto Pinna
Il blindato della Mondialpol preso di mira da un commando che aveva incendiato un auto per bloccare la Statale. Gambizzati i vigilantes, la giovane è stata centrata vicino al polmone. Caccia ai banditi
SASSARI Incursione e attacco a un furgone portavalori, mitra, fucili e pistole, sparatoria, auto incendiate: tre feriti, due dei quali vigilantes gambizzati (ma non gravi) sulla statale Carlo Felice — la principale della Sardegna, fra Sassari e Cagliari — con più di cento automobilisti presi nel mezzo, terrorizzati. Uno, ritrovatosi nel mezzo del fuoco incrociato, forse senza rendersi conto del pericolo, ha fissato le immagini in un video, subito diffuso sul web e diventato virale. I banditi, che hanno sparso centinaia di chiodi sulla strada, sono riusciti a fuggire verso i monti della Barbagia, su due auto, poi incendiandole, per cercare di cancellare tracce compromettenti.
Uno dei proiettili vaganti ha colpito una donna che andava al lavoro sulla sua auto, l’ha sfiorata a un braccio e per pochi centimetri non si è conficcato in un polmone. Gli altri due feriti sono vigilantes della società portavalori.
L’assalto stamattina poco prima delle 8 all’altezza di Giave, una trentina di chilometri da Sassari. Almeno sei gli uomini del commando, ma la banda era certamente più numerosa e ha organizzato la rapina da tempo e con l’apporto di persone bene informate. Qualcuno ha infatti segnalato i movimenti dei furgoni Mondialpol, gli orari di partenza da Sassari, le destinazioni. Altri hanno rubato le auto utilizzate per la fuga e incendiate; e preparato altri mezzi «puliti», sui quali ritornare alle basi di partenza. E la banda ha potuto predisporre la rapina, effettuando — valutano gli inquirenti — anche effettuando prove sul campo. Piano predisposto ed eseguito con perfetta sincronia.
Qualche istante prima che il furgone arrivasse a Giave, all’altezza dello svincolo con Thiesi, in direzione Cagliari, la banda ha bloccato un autoarticolato e ha costretto l’autista a disporre il mezzo di traverso. Gli autisti della Mondialpol si sono trovati la strada sbarrata e hanno dovuto fermarsi, così come decine di auto nel frattempo sopraggiunte. Immediatamente il caos. La Carlo Felice è strada a quattro corsie; i banditi hanno ostruito anche le due corsie della carreggiata opposta, dando l’alt a un’auto e a un camioncino, disponendoli per traverso e dandogli fuoco. E sono piombati sul furgone, sparando.
La blindatura ha quasi certamente salvato la vita ai due vigilantes asserragliati, colpiti alle gambe. Fiamme, colonne di fumo, urla, lunghissimi minuti di panico, la Carlo Felice a quell’ora ha un traffico intensissimo di pendolari che dai centri della provincia vanno a Sassari per lavoro. Il blindato trasportava valori e contanti, ma non somme ingenti, qualche migliaio di euro. Gli uomini del commando hanno portato via alcune cassette, sono fuggiti piedi, armi in pugno, zigzagando nella coda di auto, per un centinaio di metri, fino a raggiungere i complici, in attesa su mezzi già pronti a ripartire.
Allarme rapido, ma quando polizia e carabinieri sono arrivati a Giave, la banda era ormai lontana. La prima staffetta di auto si è fermata a Badde Salighes, fra le province di Sassari e Nuoro, al limite di una foresta, ha incendiato i mezzi e ha trasbordato su altri veicoli. Pattuglie, elicotteri, posti di blocco, controlli in molti paesi della Barbagia nei quali le bande — concluso ormai da due decenni il ciclo dei sequestri di persona — si sono riorganizzate e specializzate nelle rapine ai portavalori.
30 novembre 2022 (modifica il 30 novembre 2022 | 14:34)
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, 2022-11-30 16:31:00, Il blindato della Mondialpol preso di mira da un commando che aveva incendiato un auto per bloccare la Statale. Gambizzati i vigilantes, la giovane è stata centrata vicino al polmone. Caccia ai banditi, Alberto Pinna