“Da oggi in tutta Italia le attività didattiche sono formalmente terminate e corre l’obbligo, non solo formale e istituzionale, di ringraziare tutto il personale docente, educativo ed Ata, tutti i Dsga e tutti i dirigenti scolastici per il lavoro svolto durante l’anno scolastico (e che continuerà fino a fine luglio) certamente meno duro rispetto a quello precedente ma comunque difficile e complicato”.
Sono le parole di Rossano Sasso, sottosegretario all’Istruzione, per salutare l’anno scolastico che finisce e ringraziare il personale scolastico.
“Da sottosegretario, ma soprattutto da insegnante – prosegue Sasso – mi auguro che in vista di settembre i partiti che compongono la maggioranza di Governo siano coesi sugli obiettivi che riguardano la scuola, a cominciare dall’adeguamento della retribuzione degli insegnanti e dalla stabilizzazione dei docenti precari, soprattutto sul sostegno. Solo con insegnanti motivati, gratificati e determinati possiamo davvero offrire il meglio ai nostri studenti e alle loro famiglie”.
“La politica -continua il deputato della Lega – deve tornare a decidere per il bene della comunità scolastica, non si può navigare a vista e delegare le scelte ad altri. Con il Pnrr abbiamo una grande opportunità, certo, ma non possiamo e non dobbiamo trascurare l’anima della nostra scuola: docenti e studenti“.
“Da sottosegretario, ma ancora di più da insegnante, non dimentico le grandi sofferenze che soprattutto i più giovani hanno patito durante la pandemia, subendo in alcuni casi delle vere e proprie mortificazioni contro cui mi sono sistematicamente battuto. Mi auguro che appartengano al passato e che qualcuno la smetta di accanirsi sulla nostra comunità. Da uomo di scuola dirò sempre quello che penso e mi batterò ogni giorno per un mondo dell’istruzione sempre migliore“, conclude Sasso.
, 2022-06-10 15:02:00, “Da oggi in tutta Italia le attività didattiche sono formalmente terminate e corre l’obbligo, non solo formale e istituzionale, di ringraziare tutto il personale docente, educativo ed Ata, tutti i Dsga e tutti i dirigenti scolastici per il lavoro svolto durante l’anno scolastico (e che continuerà fino a fine luglio) certamente meno duro rispetto a quello precedente ma comunque difficile e complicato”.
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