L’educazione nelle scuole italiane è un tema sempre al centro del dibattito, recentemente arricchito dal contributo del deputato della Lega, Rossano Sasso, durante un’intervista a Tgcom24.
Sasso ha espresso un chiaro no alle proposte di educazione sessuale per bambini di 5 anni, ritenute inadatte, e ha sottolineato l’importanza di affrontare seriamente il tema della violenza sulle donne.
Il deputato ha utilizzato il termine “nefandezze” per descrivere alcuni contenuti educativi proposti dai partiti di sinistra, come PD e M5S, riguardanti l’educazione sessuale. Sasso critica queste proposte, considerandole inadeguate per l’età e lontane dai reali valori di affettività e rispetto.
La proposta di Sasso si concentra sul potenziamento dell’educazione al rispetto nelle scuole, adattando i metodi e gli strumenti alle capacità cognitive degli studenti, dalla prima elementare fino all’ultimo anno di scuola. L’obiettivo è quello di offrire un’educazione che vada oltre le semplici nozioni accademiche, integrando un chiaro profilo culturale e valoriale.
Il deputato evidenzia anche il ruolo centrale della famiglia come prima agenzia educativa in Italia, sottolineando la necessità di un approccio strutturato che includa la collaborazione con centri antiviolenza e l’ordine degli psicologi. Sasso riconosce il lavoro già svolto dagli insegnanti italiani nell’educazione al rispetto, ma invita a non delegare completamente questo compito alla scuola.
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