Savona, giallo all’Università: scoperta una web-cam nel bagno delle ragazze. Indaga la polizia. Il prorettore: «Siamo sbalorditi»

Savona, giallo all’Università: scoperta una web-cam nel bagno delle ragazze. Indaga la polizia. Il prorettore: «Siamo sbalorditi»

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di Giulia Mietta

Trovata nei servizi dell’aula magna da uno studente che ha subito postato la foto sui social. Fissata con del velcro sotto al lavandino (e dipinta di bianco per non essere vista), è però scomparsa subito dopo l’allarme. Il prorettore: «Vaglieremo il sistema di sorveglianza»

«Sono entrato nel bagno delle ragazze perché quello dei maschi era chiuso, mentre mi lavavo le mani sono stato attirato da una luce blu e ho scoperto che sotto il lavandino, fissata con del velcro, c’era una piccola telecamera, collegata a una chiavetta usb e a una scatoletta, puntava dritta sul wc, quando sono tornato due minuti dopo per mostrarla agli altri era sparita». Si chiama Pietro lo studente del campus universitario di Savona che ieri, attraverso i social, ha lanciato l’allarme tra compagni ed amici. «Attenti ragazzi e ragazze» il post, accompagnato da fotografie della sui-cam, circolato in breve tempo sulle chat di tutti gli studenti di Ingegneria e Scienze della comunicazione, le facoltà dell’ateneo genovese che si trovano a Savona, e subito dopo anche alla segreteria del campus.

«Abbiamo avvisato immediatamente la polizia, siamo portati a pensare che non si tratti di una bravata, il ragazzo che ha denunciato l’accaduto è tutt’altro che un mitomane», dice il prorettore Marco Testa. Perché il dubbio, tra gli studenti e non solo, c’è stato. Il fatto che la microcamera, un modello acquistabile su internet a poche decine di euro, non sia stata trovata ma soltanto fotografata dallo stesso giovane, ha fatto pensare anche a uno scherzo ma ci sono elementi, in mano alla squadra mobile della questura di Savona e su cui è mantenuto finora uno stretto riserbo, che avvalorano la tesi dell’esistenza di un «guardone tecnologico» in università. La web cam ad ogni modo era in un bagno a servizio dell’aula magna, quindi uno dei più frequentati, ed era stata dipinta di bianco per mimetizzarla con i sanitari.

«L’ateneo ha un sistema di telecamere di videosorveglianza — continua il prorettore — alcune indicazioni potrebbero arrivare dalle registrazioni, attendiamo fiduciosi che si concludano gli accertamenti». In effetti la microcamera nascosta sotto il lavandino avrebbe potuto essere collegata da remoto e il proprietario, o proprietaria, avrebbe approfittato dei due minuti in cui Pietro si è allontanato dal bagno delle ragazze per recuperarla ed eliminare le prove.

Sotto il lavandino della toilette è rimasto solo il velcro con cui il dispositivo era bloccato. «Siamo sbalorditi — conclude il prorettore Marco Testa — da quando ho memoria nel campus non è mai accaduto nulla del genere ma non si è verificato mai alcun evento criminoso, neanche un piccolo furto».

8 novembre 2022 (modifica il 8 novembre 2022 | 10:41)

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, 2022-11-08 10:37:00, Trovata nei servizi dell’aula magna da uno studente che ha subito postato la foto sui social. Fissata con del velcro sotto al lavandino (e dipinta di bianco per non essere vista), è però scomparsa subito dopo l’allarme. Il prorettore: «Vaglieremo il sistema di sorveglianza», Giulia Mietta

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