“A pochi giorni dal ritorno nelle aule, si scopre che anche quest’anno dovranno fare i conti con il grave problema delle cattedre vacanti. La metà dei posti sarà coperto non da insegnanti di ruolo ma da supplenti: a pagarne le conseguenze saranno ancora una volta studenti e famiglie”. Lo dice Daniela Sbrollini, senatrice di Azione-Italia viva, a proposito dei dati dal ministro dell’Istruzione.
“Si tratta di una questione annosa che – spiega – dopo la parentesi del governo Renzi, che era riuscito ad abbattere il numero delle cattedre vacanti dimezzandolo, è tornata a livelli preoccupanti: le conseguenze sulla formazione e la continuità didattica degli studenti rischiano di essere gravi”.
“Considerata la distribuzione geografica del problema, che colpisce soprattutto il centro-Nord, e in particolare i professionali e la scuola primaria, riteniamo che la soluzione non possa essere rappresentata solo da incentivi per gli affitti degli insegnanti provenienti dal Sud. Bisogna semmai agire su una diversificazione delle retribuzioni che tenga conto del costo della vita e anche trovare un rimedio rispetto tema più generale dei salari e degli strumenti che offrano un sostegno contro l’inflazione”, conclude Sbrollini.
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