sicilia Mezzogiorno, 5 maggio 2022 – 13:14 La replica del governo Musumeci dopo la provocazione di Sciabarrà che ha detto: ««Se le istituzioni siciliane non sono capaci, ben venga qualcuno come Elon Musk. Purché la renda fruibile gratis come abbiamo fatto noi da sempre» di Emanuele Fragasso Le dichiarazioni fatte ieri al Corriere della Sera da Ferdinando Sciabarrà, riconosciuto dal Tribunale di Agrigento proprietario della Scala dei Turchi, una delle spiagge più belle d’Italia, incastonata nella splendida marna bianca sulla costa ovest della Sicilia, non sono di certo passate inosservate e hanno sollevato un polverone. Sciabarrà, ex funzionario della Camera di commercio di Agrigento, ha dichiarato, rassegnato, che per superare lo stallo attuale, e caduta – per ora – nel vuoto la sua offerta di donare il sito alla Regione o al Comune, sarebbe stato pronto a mettere all’asta il bene, di difficile gestione, chiedendo al filantropo e multimiliardario Elon Musk di comprarla. «Se le istituzioni siciliane non sono capaci – ha detto Sciabarrà – ben venga qualcuno come Musk – fresco dell’acquisto di Twitter per una cifra vicina ai 44 miliardi di dollari – purché la renda fruibile gratis come abbiamo fatto noi da sempre». La Regione: siamo al lavoro per soluzioneParole provocatorie che, rimbalzate sui social, hanno immediatamente suscitato critiche e molte perplessità legata alle possibilità che una eventuale vendita a privati possa mettere a rischio il sito unico al mondo. In migliaia hanno commentato la vicenda. E non si è fatta attendere nemmeno la replica dell’amministrazione regionale. «Il governo Musumeci ha attivato da tempo le procedure per definire positivamente il futuro della Scala dei Turchi e la prossima settimana abbiamo convocato una riunione per individuare la soluzione migliore che porti a una conclusione rapida della vicenda, soddisfacente per tutte le parti in causa», ha dichiarato l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro. «Come sanno bene il privato e il suo legale – precisa l’assessore Cordaro – la Regione Siciliana si è da subito fortemente impegnata per la risoluzione del problema, interessata alla tutela e alla valorizzazione di un bene di grande pregio naturalistico. Si è dovuta attendere la conclusione dell’iter giudiziario che, per alcuni anni, ha interrotto sub iudice la questione relativa alla titolarità del bene. Ma la Regione ha lavorato e continuerà ad adoperarsi per trovare la sintesi tra il Comune di Realmonte, che rivendica la titolarità della gestione, e il proprietario che deve cederla in maniera giuridicamente corretta». 5 maggio 2022 | 13:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-05 15:50:00, La replica del governo Musumeci dopo la provocazione di Sciabarrà che ha detto: ««Se le istituzioni siciliane non sono capaci, ben venga qualcuno come Elon Musk. Purché la renda fruibile gratis come abbiamo fatto noi da sempre»,