Schiaffi ad uno studente fuori da scuola per aver rimosso una scritta fascista da un muro. Gli aggressori: Torneremo

Schiaffi ad uno studente fuori da scuola per aver rimosso una scritta fascista da un muro. Gli aggressori: Torneremo

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Un episodio destinato a portarsi dietro molti strascichi. Secondo quanto riporta La Repubblica, uno studente, rappresentante d’istituto del liceo Augusto di Roma, sarebbe stato preso a schiaffi da coetanei dopo aver pulito un muro da scritte di stampo fascista.

Aggressione di stampo fascista?

L’alunno, minorenne, il 6 maggio insieme ad altri compagni e compagne aveva partecipato a “Roma cura Roma”, un’iniziativa di pulizia della strada e del muro che ha previsto la rimozione di scritte e manifesti abusivi, tra i quali alcuni di richiamo nazista e fascista. A distanza di giorni, l’altro ieri, il 19 maggio, è stato fermato mentre si trovava per strada da due ragazzi, che gli hanno detto: “Lo sai perché siamo qui. Riqualifica pure questo”, e via, subito, con uno schiaffo dritto al volto del giovane. “Non ti preoccupare, torneremo”, queste le parole dette dagli aggressori prima di andarsene.

Gli studenti hanno cercato di allontanare gli esterni, ma il tentativo è sfociato in una scazzottata. A rissa finita, un ragazzo del D’Assisi è finito in ospedale. L’episodio non può che ricordare quanto avvenuto qualche settimana fa al liceo Michelangiolo di Firenze.

L’episodio, che non è avvenuto dentro la scuola, ma all’ingresso, ha comunque spinto la dirigente scolastica del liceo Giuseppina Rubinacci a diramare una nota sul sito dell’istituto condannando “il gesto violento offensivo” ed esprimendo “vicinanza al ragazzo e alla sua famiglia”. Poi ha invitato “tutti a rinnovare il comune impegno nella diffusione dei valori del rispetto, del dialogo e della solidarietà che costituiscono l’antidoto alla prepotenza e alla sopraffazione”.

Cosa sta succedendo nelle scuole romane

La madre dello studente ha detto che il ragazzo non ha avuto bisogno delle cure ospedaliere, e che a fare più male sono state le minacce più che l’atto in sè. A commentare l’accaduto è stato, su Instagram, il Collettivo Augusto: È evidente che quanto accaduto è l’ennesimo episodio di un metodo antidemocratico e squadrista di impostare il confronto con gli altri che nessuno può tollerare soprattutto chi, come gli augustei, crede vivamente nei valori della nostra Costituzione antifascista. L’Augusto crede fermamente in questi valori, e li rende parte integrante della vita scolastica. Non c’è spazio, perciò, per la violenza e lo squadrismo. Gli studenti e le studentesse dell’Augusto condannano fermamente questo gesto, e quanti con la violenza tentano di imporsi”.

Condanna il gesto anche la Rete degli studenti medi: “Non è la prima volta che avvengono questi episodi nella nostra città e nel Paese. Il clima di pressione e violenza neofascista presente soprattutto nelle scuole e nelle strade è figlio di una cultura revisionista che nega i valori democratici, antifascisti e repubblicani”. In effetti da settimane scontri simili hanno luogo in varie scuole della Capitale.

A condannare il gesto è stata la consigliera regionale del Partito Democratico Marta Bonafoni, presidente della XIII Commissione “Trasparenza e pubblicità”: “Esprimo la mia solidarietà e la mia vicinanza allo studente e alla Rete degli Studenti. Episodi come questo, purtroppo non isolati, chiedono una ferma presa di posizione da parte di donne e uomini delle istituzioni della Repubblica nata proprio dalla Liberazione e dalla lotta antifascista”.

Una dura condanna è arrivata anche, come riporta Ansa, dall’associazione antifascista Anpi: “Le sezioni Anpi del VII Municipio condannano con fermezza la gravissima aggressione e intimidazione perpetrata ai danni di un rappresentante d’istituto del Liceo Augusto da rappresentanti di Blocco Studentesco, organizzazione giovanile di Casapound, noto movimento di ispirazione neofascista. Esprimiamo piena solidarietà alle studentesse e studenti del Liceo Augusto e facciamo nostri i contenuti del comunicato pubblicato dagli studenti del liceo e integralmente riportato in calce. Chiamiamo al massimo impegno e vigilanza le forze dell’ordine e tutte le organizzazioni democratiche e le istituzioni del Municipio per impedire che tali episodi si ripetano. La scuola è un luogo di convivenza democratica, cultura e tolleranza. Lo squadrismo e la violenza non possono essere tollerati e devono essere sgominati sul nascere. Chiediamo la chiusura delle sedi dove si inculcano idee di stampo fascista e razzista a partire dall’edificio illegalmente occupato da Casapound di via Napoleone III”, dice Anpi VII Municipio.

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