Sci, Coppa del Mondo a Cortina: Sofia Goggia vince ed è sempre più regina della discesa

Sci, Coppa del Mondo a Cortina: Sofia Goggia vince ed è sempre più regina della discesa

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di Flavio Vanetti

L’azzurra domina sulla pista su cui aveva vinto gi due volte e su cui si era infortunata l’anno scorso prima dell’Olimpiade. Seconda Stuhec, terza Wiedle

Sofia Braveheart Goggia torna sulla pista di Cortina, quella dell’incidente del 23 gennaio 2022 in superG che ha rischiato di impedirle di partecipare ai Giochi di Pechino, e che cosa fa? Risposta: vince subito — nel giorno di un clamoroso secondo posto dell’azzurro Florian Schieder a Kitzbuehel — con la prospettiva di un bis sabato 21 gennaio perch la discesa recupero di quella di St. Anton sar replicata da quella originariamente in calendario. Battute Ilka Stuhec, slovena, campionessa del mondo nel 2017 in libera e superG ma poi, causa un serio infortunio, finita nell’imbuto dei non risultati dal quale sta uscendo in questa stagione dopo aver addirittura meditato il ritiro, e la tedesca Kira Weidle, una tosta che di questi tempi sta andando forte.

E poi, certo, alle spalle pure tutte le altre, favorite e outsider. Tra queste: Mikaela Shiffrin, quarta a 14 centesimi dal podio pi basso e comunque brava a dare il meglio in una specialit che non quella di punta della leader della Coppa del Mondo; Lara Gut-Behrami, quinta e forse la maggiore delusione di gara-1; la Corinne Suter campionessa olimpica che nell’ultimo terzo del tracciato si trova per aria tutta storta (sembrava il volo di Hermann Maier ai Giochi 1998 di Nagano) e atterra pesantemente sul fianco sinistro, facendo temere il peggio prima di rialzarsi e farsi comunque un giro all’ospedale; Breezy Johnson, che per un po’ ha avuto il tempo di riferimento; Elena Curtoni, la migliore delle altre azzurre (ottava: Laura Pirovano la seguir al dodicesimo posto), incapace di mandare all’incasso i 38 centesimi di vantaggio che aveva conquistato al terzo intertempo; Federica Brignone, che prende una gran sederata sulla neve ma non cade e saluta la diciottesima piazza come un equo prezzo per il rischio corso (Va bene cos, gi un successo che sia finita cos).

La legge di Sofia stata declinata in maniera meno autoritaria del solito e lei, anche perch il sole arrivato a bucare la copertura nuvolosa e a cambiare le condizioni di luce, non era granch ottimista: Non sono sicura che il mio tempo (1’33’’47, ndr) possa bastare, ha commentato ancora al parterre e a competizione in corso. Invece bastato: il terzo centro per lei a Cortina ed il ventunesimo successo della carriera (raggiunta di nuovo Federica Brignone in vetta alla classifica delle italiane pi vittoriose nella storia del circo bianco), mentre l’Italia saluta il primo posto numero 119 sul fronte della squadra femminile.

Per, in questo ha ragione, non stata una prova impeccabile: nella parte alta la campionessa azzurra, complice il fatto che ancora non pu spingere a dovere per le conseguenze dell’intervento alla mano sinistra operata dopo la caduta di met dicembre a St.Moritz, stata superata da molte avversarie (diciassettesima e ottava al primo e al secondo intertempo). Ma da met tracciato in poi ha acceso il turbo e proprio dallo Scarpadon, dove era caduta un anno fa, ha costruito un vantaggio che ha resistito alla zampata della Stuhec, la migliore nel tratto conclusivo: stata una gara sofferta e per me imperfetta, questo il commento finale della bergamasca.

stata una Sofia che ha preso meno rischi del solito (e probabilmente per questo che non si piaciuta…) ma che sembrata pi stabile e lineare nella gestione della prestazione. Pu essere che nella discesa-bis si sentir di proporre qualcosa di pi aggressivo, ma intanto questo successo ha un’importanza anche sul piano psicologico: non solo ha rivinto sulla pista che le aveva combinato un grande guaio, ma pure tornata al vertice dopo lo spavento della scorsa settimana nel primo superG di St.Anton (caduta che le ha procurato delle ammaccature). C’era il rischio che nella sua testa facessero capolino dei fantasmi? Pare di no. Non c’erano affatto — assicura —. La differenza la fanno sempre e comunque l’atleta e lo stato emotivo con cui si presenta al cancelletto di partenza. Lei ha dunque puntato una volta di pi sul suo incredibile spirito agonistico e su una leadership in discesa che la vede leader della classifica della libera con 480 punti e 4 primi posti in 5 uscite, detto che l’unica sconfitta l’ha incassata da un’italiana, Elena Curtoni.

L’impresa di Schieder: secondo a Kitz

La giornata di gloria di Sofia ha avuto un’appendice a Kitzbuehel nella prima delle discese sulla Streif. Florian Schieder, sceso con il pettorale 43, arrivato secondo a 23 centesimi dal vincitore, l’austriaco Vincent Kriechmayr. Ventisette anni, di Castelrotto — lo stesso paese di Peter Fill e Denise Karbon — al primo top three della carriera. Con il suo inserimento ha retrocesso al terzo posto lo svizzero Hintermann, al quarto l’americano Goldberg e al quinto, ex aequo con il norvegese Sejersted, Dominik Paris. Domme ha a lungo accarezzato il podio: sarebbe stato il primo di una stagione piuttosto tormentata, ma gi con la discesa di Golberg (numero 28) era sfumato. Paris, per, ha dato confortanti indicazioni e ci riprover in gara 2 assieme a Schieder e agli altri, tra questi in particolare Mattia Casse, che pu fare meglio del tredicesimo posto ottenuto nella prima uscita. Il grande battuto di giornata il leader della disciplina, il norvegese Kilde (fidanzato di Mikaela Shiffrin): solo sedicesimo, dopo aver rischiato l’osso del collo per uno svarione che lo stava buttando nelle reti. E pericoli veri di farsi male li ha corsi pure il comandante della Coppa del Mondo, lo svizzero Marco Odermatt: scampato al crash, uscito dalla zona punti ma stavolta conta di pi aver portato a casa la pelle.

Lara Colturi iridata juniores del superG

Infine, il Mondiale juniores di St. Anton. Il superG femminile stato vinto da Lara Colturi, figlia di Alessandro, ex velocista azzurro, e di Daniela Ceccarelli, che nella specialit fu olimpionica nel 2002 a Salt Lake City. La ragazza — solo 16 enne, ricordiamo — sulle orme della mamma? Pare di s e il talento di Lara, che nell’annata partecipa anche alla Coppa del Mondo, era gi chiaro da tempo. Piccolo particolare, amaro per noi: ora, per una serie di ragioni, Lara Colturi gareggia per l’Albania. E la nazione delle Aquile pu festeggiare un successo storico. L’Italia, invece, pu solo augurarsi che prima o poi ci sia un ritorno all’ovile.

20 gennaio 2023 (modifica il 20 gennaio 2023 | 16:45)

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