L’Unione Degli Studenti ha richiesto un tavolo di confronto con il ministro Giuseppe Valditara, in occasione dello sciopero previsto per il prossimo 17 novembre.
“Da troppo tempo il ministero dell’Istruzione ignora le necessità e le proposte delle organizzazioni studentesche, nonostante le numerosissime e partecipate mobilitazioni che si susseguono da più di un anno – dichiara Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’Unione Degli Studenti, sindacato studentesco promotore dello sciopero del 17 novembre – il 17 novembre saremo nuovamente in piazza al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della conoscenza in occasione dello sciopero studentesco e della scuola e abbiamo chiesto un tavolo di confronto con il Ministro per discutere di alcune tematiche per noi fondamentali ad oggi”.
“A oggi la scuola nel nostro paese è piena di carenze e problematiche: dall’elevatissimo costo dei libri ai continui crolli degli edifici, dai dati gravissimi sul malessere psicologico dei giovani fino all’abbandono scolastico in aumento – proseguono gli studenti – le politiche del Ministro Valditara come autonomia differenziata, dimensionamento scolastico e riforma della bocciatura non fanno altro che peggiorare una situazione già gravissima e aumentano le disuguaglianze presenti tra gli studenti. In questi mesi ci siamo riuniti in assemblee e spazi di confronto in tutto il paese per elaborare le proposte che porteremo nelle piazze il prossimo venerdì – continua Alice Beccari, dell’esecutivo nazionale dell’Uds – Abbiamo scritto la piattaforma I diritti non si meritano, per ribadire la necessità di garantire in maniera completa il diritto allo studio a tutte e tutti, per combattere la crisi educativa che il nostro paese vive da ormai troppo tempo”.
“Vogliamo fondi immediati per il diritto allo studio e l’edilizia scolastica, una riforma della didattica e della valutazione, la revisione del rapporto tra istruzione e lavoro e un potenziamento di tutte le forme di rappresentanza studentesca. Per questo saremo in piazza il 17 novembre e per questo pretendiamo che il Ministro ci riceva, ascolti le nostre proposte e ci dia finalmente delle risposte concrete. Non siamo più disposti a essere ignorati, gli studenti di questo paese vogliono riprendersi i loro diritti e il 17 novembre sciopereranno per ribadirlo. Se il Ministro continuerà a negarci il confronto, non smetteremo di mobilitarci”, conclude Chiesa.
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