Scontro sul reddito di cittadinanza, Conte è «disposto a tutto»

Scontro sul reddito di cittadinanza, Conte è «disposto a tutto»

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Misure per quasi 35 miliardi Meloni: un piano coraggioso che scommette sul futuro di famiglie e giovani L’approvazione del Consiglio dei ministri alla prima finanziaria della destra arriva dopo la mezzanotte, dopo oltre tre ore di riunione in cui Giorgia Meloni ha chiesto alla squadra compattezza e orgoglio per «una manovra importante e coraggiosa, che scommette sulla crescita e sul futuro e sostiene i cittadini, con particolare attenzione ai redditi bassi e alle categorie in difficoltà». È quasi l’una quando la premier scrive sui social: «L’Italia torna a correre». La battaglia ora si sposta in Parlamento, col rischio di non arrivarci subito perché dietro il via libera non tutte le cifre sono a posto. Ma per ora Meloni ha evitato l’assalto alla diligenza e può sperare che a Bruxelles e ai mercati arrivi il messaggio: «Noi non siamo quelli che sfasciano i conti». Palazzo Chigi ha seguito la linea prudente indicata da Draghi e riversato 21 miliardi in deficit per combattere la crisi energetica sui «quasi 35» a cui è lievitata l’intera manovra . Troppo timida? «È coraggiosa» smentisce Giancarlo Giorgetti, contento dell’approccio «prudente, realista e sostenibile per la finanza pubblica». Ci sono stati dissidi? «No». Il più veloce a mettere a voce il timbro sulla bozza era stato Matteo Salvini, due ore prima della riunione decisiva. «La manovra è chiusa», detta ai cronisti il vicepremier uscendo dagli uffici di FdI alla Camera, dove la presidente nel pomeriggio ha riunito i capi delegazione per cercare un accordo. Mezz’ora dopo ecco il ministro del Tesoro, Giorgetti: «La manovra è politicamente chiusa, economicamente manca ancora qualche cifra». Problemi di coperture? «È tutto a posto, vado a finire di quadrare i conti». Quanto al reddito di cittadinanza , il ministro parlerà di «manutenzione straordinaria» di una misura che «si avvia verso la sua abolizione». L’abrogazione è prevista nel 2024. Giuseppe Conte è pieno di rabbia. Chiama la piazza e giura ai suoi elettori «non getterò la spugna». Il leader del M5S è «disposto a tutto» per fermare «l’indegno, disumano proposito di smantellare» la sua riforma simbolo. Più soft il giudizio del Pd, con Simona Malpezzi che lamenta «non c’è niente» su ambiente, extraprofitti e famiglie».Il percorso per combattere il caro-bollette e dare un messaggio politico su pensioni, flat tax e pace fiscale è stato travagliato, non sono mancate fibrillazioni e bruschi dietrofront: l’Iva su pane e latte non scenderà e la stretta sul Reddito è stata attenuata rispetto all’annunciata linea dura. Ma Giorgia Meloni voleva arrivare a un via libera senza risse plateali e l’intento, anche grazie allo slittamento di 4 ore del Cdm, può dirsi raggiunto. Lasciando Montecitorio la premier schiva le domande. C’è l’intesa? «Faremo una conferenza stampa». Tensioni e divisioni non sono deflagrate, Meloni ha mediato e consentito a tutti di sventolare qualche vessillo. Anche se dietro c’è poco delle decine di miliardi di promesse sbandierate in campagna elettorale. «Ci sono le misure chieste dalla Lega, sono soddisfatto», assicura Salvini alle sette della sera, dopo che in mattinata si era chiuso con Giorgetti per trattare sui punti ancora aperti. Nel testo non figurano le cifre che il ministro delle Infrastrutture sperava, ma i titoli potrà rivendicarli quasi tutti, da quota 41 sulle pensioni alla flat tax per autonomi e partite iva. Il vicepremier vuole mostrarsi contento e solo sulla rottamazione delle cartelle ammette un po’ di delusione, «si poteva fare di più». Berlusconi ha spinto per una energica sforbiciata alle tasse, per il taglio dell’Iva sui beni di prima necessità e l’aumento a mille euro delle pensioni, ma erano richieste troppo onerose in tempo di guerra. Per il vicepremier Antonio Tajani «si va nella giusta direzione», Forza Italia ha incassato la decontribuzione per gli assunti under 35, c’è «un aumento delle pensioni minime» e si farà la riforma «delle procedure burocratiche». E Licia Ronzulli parla di «manovra con i piedi per terra». Insomma, come dice sottovoce un esponente del governo, Meloni ha dato modo a tutti di «rivendicare qualcosina» e i ministri possono lodare una «legge di bilancio seria» (Fazzolari) e «senza contrasti» (Fitto). Alle 10 sarà la premier a illustrare alla stampa una manovra che lei ritiene «a favore dei più deboli». E le promesse elettorali? «Abbiamo 5 anni per realizzare il programma». 22 novembre 2022 (modifica il 22 novembre 2022 | 11:05) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-11-22 10:05:00, Misure per quasi 35 miliardi Meloni: un piano coraggioso che scommette sul futuro di famiglie e giovani, Monica Guerzoni

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