di Valeria Dalcore
Il 15 e 22 maggio 52 aziende agricole aprono le porte al pubblico, queste 10 mai visitate prima dal pubblico, per la manifestazione alla sua 25esima edizione
Godere della primavera immersi nella natura e nei sapori della tradizione mantovana: domenica 15 e 22 maggio “Per Corti e Cascine”, alla sua 25ma edizione, apre al pubblico le aziende agricole, gli agriturismi, le agricantine e le fattorie didattiche del mantovano e dei territori vicini, cremonese, veronese e bresciano. Quest’anno le aziende aperte saranno 52 e tra queste 10 mai visitate prima dal pubblico: scoprirle, conoscerne il lavoro, l’impegno e le produzioni significa tutelare l’identità di un territorio da secoli vocato all’agricoltura, all’allevamento e alla trasformazione e che ha una fortissima cultura contadina. Lo ricorda anche la normativa regionale che da qualche anno impone che l’80% dei prodotti usati dagli agriturismi provengano da produzioni proprie o da aziende agricole del territorio, creando quindi un fortissimo legame tra aziende agricole, trasformatori, agricantine e agriturismi.
Le aziende che partecipano a Per Corti e Cascine sono distribuite in tutto il territorio, dal basso Garda e alto mantovano – a poco più di un’ora da Milano – fino alla bassa, lambendo il tratto mantovano del fiume Po, ma anche verso Canneto sull’Oglio, a due passi da Cremona, e più a est nelle terre del riso che si sviluppano lungo il confine con il Veneto. È possibile quindi pianificare il proprio itinerario di visita partendo dalla vocazione del territorio o dalla tipologia dell’esperienza proposta dall’azienda agrituristica. Quest’anno inoltre non sono previste solo visite e degustazioni ma anche veri e propri agripicnic all’aria aperta – perfetti anche per chi ha bambini piccoli -, per vivere il rapporto con la natura e gli spazi aperti. Le agricantine oggi coprono una buona parte della manifestazione, con la partecipazione di sei cantine nella zona dei colli del Garda e dell’alto mantovano (Strada del vino e dell’olio) e tre cantine nell’Oltrepo, terra del vitigno autoctono del lambrusco che da secoli cresce selvatico nei territori tra l’Emilia Romagna e la Lombardia, grande protagonista della tavola locale.
Molte le fattorie didattiche, per dare anche ai più piccoli la possibilità di stare all’aria aperta, conoscere da vicino gli animali e godere appieno di tutti gli stimoli sensoriali che solo la natura può offrire. C’è chi come “C’era un’A.Pe” di Alice Perini a Roncoferraro, distilla in campo le proprie erbe aromatiche e officinali e ci immerge nel mondo degli avicoli con alcune tipologie di docili e galline “ornamentali”, o chi propone giri nei frutteti per raccogliere le prime ciliegie incontrando anche i piccoli pulcini appena nati di faraona e di pollo, come l’azienda agricola “Corte Le Faraone” a Roverbella, vicino alla ciclabile Mantova-Peschiera. La partecipazione è in parte libera e in parte su prenotazione. Programma, mappa e iniziative su www.percortiecascine.it
Il Consorzio Agrituristico Mantovano, che oggi conta più dì 300 aziende agricole e agrituristiche associate, è nato nel 1998 su iniziativa di un piccolo gruppo di donne attive in agricoltura che pensarono di unirsi per continuare a lavorare nei campi e vivere in campagna insieme alle loro famiglie. Il primo progetto, “Da casalinga rurale a imprenditrice agrituristica” ne segnò gli obiettivi e ancora oggi conta una forte presenza femminile, a disposizione di oltre 100 agriturismi per dare supporto tecnico e imprenditoriale, organizzare mercati agricoli ed eventi di promozione sul territorio. Le aziende associate al Consorzio Agrituristico Mantovano, promuovono un’economia di comunità che punta a creare e rafforzare sinergie sociali ed economiche. “Sostenerle – spiega il Consorzio – significa fare in modo che le risorse siano reinvestite dalle famiglie di corti e agriturismi direttamente sul territorio, a protezione di produzioni locali, tradizioni, relazioni sociali che altrimenti andrebbero perdute, insieme agli stessi luoghi che le ospitano”. La forza e la circolarità del meccanismo che sta alla base del km 0 è anche sinonimo di difesa e protezione ambientale, che si concretizza sempre più con allevamenti più sostenibili, coltivazioni “estensive” e fortemente diversificate, a tutela della biodiversità, coltivazione di varietà antiche e che necessitano di un minore utilizzo di pesticidi e la libera crescita della vegetazione lungo i rivali, che diventano un vero e proprio “corridoio ecologico” che permette la sopravvivenza e l’attraversamento da un ecosistema all’altro di piccoli e grandi animali come volpi, lepri e fagiani.
15 maggio 2022 (modifica il 15 maggio 2022 | 00:41)
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, 2022-05-14 23:13:00, Il 15 e 22 maggio 52 aziende agricole aprono le porte al pubblico, queste 10 mai visitate prima dal pubblico, per la manifestazione alla sua 25esima edizione, Valeria Dalcore