In considerazione del costante incremento delle esperienze di studio compiute all’estero da studenti italiani, il MIUR ha ritenuto opportuno fornire, con la nota prot. n. 843 del 10/4/2013, le Linee di indirizzo sulla mobilità studentesca internazionale individuale. Frequentare un periodo di studio all’estero rappresenta una significativa e forte esperienza di formazione interculturale per uno studente, un’occasione unica e utile alla sua maturazione, che offre grandi vantaggi per il futuro, sia a livello umano che professionale.
Totalmente immersi nella cultura e nella lingua del Paese ospitante, in breve non si è più stranieri, ma si diventa cittadini del mondo. Chi sceglie questa opportunità impara ad affrontare molti problemi che si riproporranno nella vita e a fare scelte importanti in modo autonomo e responsabile, sviluppando spirito d’iniziativa, positive relazioni interpersonali, competenze trasversali, responsabilità ed autonomia per il proprio progetto di vita e pensiero critico e creativo.
La partecipazione a tali esperienze implica un coinvolgimento delle risorse cognitive, affettive e relazionali dello studente
È importante che gli studenti e le famiglie che si orientano per un percorso di studio all’estero siano consapevoli che la partecipazione a tali esperienze implica un coinvolgimento delle risorse cognitive, affettive e relazionali dello studente, riconfigurando valori, identità, comportamenti e apprendimenti in un’ottica che contribuisce a sviluppare competenze di tipo trasversale, oltre a quelle più specifiche legate alle discipline.
Le esperienze di studio e formazione all’estero vengono considerate parte integrante dei percorsi di formazione e istruzione
Secondo quanto ribadito a livello ordinamentale, le esperienze di studio e formazione all’estero degli studenti per periodi non superiori ad un anno scolastico e da concludersi prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, vengono considerate parte integrante dei percorsi di formazione e istruzione, sono valide per la riammissione nell’Istituto di provenienza e sono valutate in funzione del proficuo proseguimento del percorso formativo degli studenti.
Le presenti linee guida stabiliscono le procedure, i criteri di valutazione degli studenti che hanno frequentato un periodo all’estero e gli obblighi a cui sono soggetti gli studenti e l’Istituto prima, durante e dopo il soggiorno studio all’estero.
Linee guida di un istituto scolastico
È bene, dunque, che ciascun istituto di istruzione superiore disponga o preveda, sulla scorta della normativa vigente, delle proprie esaustive Linee guida.
L’Istituto di Istruzione Superiore “Lorenzo Guetti” di Tione di Trento diretto con grande competenza, una inequivocabile superba professionalità e da spiccate qualità gestionali dal prof. Alessandro Fabris, individua le seguenti direttive:
- considera l’esperienza di studio all’estero un’importante opportunità di arricchimento e maturazione personale dello studente;
- identifica annualmente docenti tutor con il compito di tenere i contatti con gli studenti durante l’esperienza di studio all’estero;
- definisce, attraverso i Consigli di classe, i contenuti fondamentali per il reinserimento nella classe permettendo allo studente di vivere l’esperienza di full immersion nella scuola estera;
- esprime una valutazione globale che prende in considerazione la “documentazione rilasciata dall’Istituto straniero” e l’accertamento delle competenze acquisite rispetto alle attese esplicitate prima della partenza;
- per gli studenti stranieri che svolgono un periodo di studio nel nostro Istituto, consapevole che lo studente proviene da sistemi scolastici che hanno priorità e modalità educative, di apprendimento e di valutazione diverse dalle nostre, mette in atto metodologie e strategie al fine di favorirne l’inserimento non solo in termini di studio, ma anche di comportamenti quotidiani. A tal fine nomina un docente tutor che segue lo studente nel suo percorso di inserimento nella nuova classe e fornisce le indicazioni e il sostegno necessario per un proficuo lavoro nel corso dell’anno scolastico.
Prima della partenza per l’esperienza all’estero per un intero anno scolastico
Si fa presente che, come evidenziato nella nota del MIUR, “appare opportuno escludere dall’effettuazione di esperienze all’estero gli studenti frequentanti l’ultimo anno dei corsi di studio, in quanto preparatorio agli Esami di Stato”; l’Istituto Guetti, vista l’esperienza maturata, per esempio, nelle sue eccezionali Linee guida, consiglia di frequentare l’anno all’estero nel corso della classe quarta.
Lo studente:
- entro il mese di febbraio dell’anno precedente all’esperienza all’estero, informa il Dirigente scolastico e il Coordinatore di classe;
- successivamente consegna in segreteria didattica la documentazione relativa alla scuola estera che frequenterà.
Cosa capita dopo che il CdC ha valutato l’opportunità?
Dopo che il Consiglio di classe ha valutato l’opportunità di tale scelta:
- chiede al Coordinatore di classe il nominativo del docente tutor;
- si informa dal docente tutor sulle modalità di riammissione nell’Istituto al rientro dall’esperienza estera, concordando le attività utili ad agevolare il reinserimento nella classe, in particolare per le discipline non presenti nel piano di studi della scuola estera;
- prende accordi con il docente tutor per stabilire le modalità di comunicazione durante il periodo di permanenza all’estero;
- verifica, dopo gli scrutini finali, l’esito dello scrutinio (gli studenti che hanno frequentato l’anno all’estero sono tenuti al recupero delle eventuali carenze formative assegnate nelle classi precedenti);
- stipula il “Contratto formativo”, sottoscritto anche dalla famiglia e dal Dirigente scolastico (contratto del prestigioso Istituto che si allega come esempio di eccellente pratica amministrativa scolastica)).
Cosa fa il Consiglio di Classe?
Il consiglio di classe:
- valuta l’opportunità di tale scelta e le possibili difficoltà didattiche che lo studente può incontrare al suo rientro (se lo studente ha carenze formative pregresse o valutazioni insufficienti in una o più discipline, il Consiglio di classe deve far presente le difficoltà di recupero al suo rientro ed esprime parere negativo o condizionato al recupero delle carenze stesse); il parere espresso è verbalizzato e comunicato dal Coordinatore allo studente e alla famiglia. Se lo studente non è ammesso alla classe successiva non potrà frequentare all’estero la classe che ripete e dovrà, quindi, restare in Italia. Qualora la famiglia, nonostante il parere non positivo del Consiglio di classe, decidesse di scegliere per il proprio figlio un’esperienza di studio all’estero, si assumerà la piena responsabilità delle eventuali difficoltà che lo studente dovesse incontrare durante e dopo il soggiorno all’estero. Lo studente rimane comunque iscritto e saranno applicate le procedure di cui alle presenti Linee guida.
- nomina un docente tutor, che sarà coadiuvato, ove necessario, dal Referente di Istituto dell’Internazionalizzazione, con il compito di tenere i contatti con lo studente prima, durante e dopo il soggiorno all’estero e lo aiuta nell’organizzazione del suo percorso formativo curricolare italiano;
- comunica allo studente le modalità di riammissione all’Istituto ed i contenuti fondamentali delle singole discipline necessari per affrontare proficuamente la classe successiva.
Modello contratto formativo
, 2022-07-23 05:55:00, In considerazione del costante incremento delle esperienze di studio compiute all’estero da studenti italiani, il MIUR ha ritenuto opportuno fornire, con la nota prot. n. 843 del 10/4/2013, le Linee di indirizzo sulla mobilità studentesca internazionale individuale. Frequentare un periodo di studio all’estero rappresenta una significativa e forte esperienza di formazione interculturale per uno studente, un’occasione unica e utile alla sua maturazione, che offre grandi vantaggi per il futuro, sia a livello umano che professionale.
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