ROMA – Ecco il concorso ordinario per la scuola, dopo tanta attesa. Sono state pubblicate, sul sito del ministero dell’Istruzione, le date delle prove per l’ordinario della scuola secondaria: si terranno dal 14 marzo al 13 aprile e coinvolgeranno 430.585 candidati. I posti a bando sono 33.000, le classi attivate in questa tornata sono le prime 68 (su 129).
Bandito il 20 aprile 2020 (qui il bando), le domande per il concorso sono state presentate entro il 31 luglio 2020. La lunga fase Covid ne ha rallentato il prosieguo. Il bando prevede, secondo quanto introdotto dal Decreto Sostegni bis, un’unica prova scritta con più quesiti a risposta multipla, destinati all’accertamento delle conoscenze e delle competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso per la quale partecipa, nonché sull’Informatica e la Lingua inglese. La prova è valutata 100 punti e viene superata da coloro che conseguono il punteggio minimo di 70.
Seguirà, quindi, una prova orale e il punteggio che formerà la graduatoria finale terrà conto, ovviamente, della valutazione dei titoli.
Le prove scritte saranno sostenute nella regione per la quale è stata presentata domanda di partecipazione; l’elenco delle scuole individuate come sede di esame sarà comunicato dagli Uffici scolastici regionali competenti almeno 15 giorni prima della data di svolgimento.
Secondo le intenzioni di questo ministero, i concorsi per docenti dovranno diventare regolari e continui. Ad oggi, sotto questo esecutivo si è concluso il contestato concorso straordinario voluto dall’ex ministra Lucia Azzolina. Quindi, nella prima estate si è svolto lo stralcio dall’ordinario per la parte Stem (discipline scientifiche) e in autunno il concorso ordinario per l’infanzia e la primaria. Inoltre, c’è stata una procedura selettiva straordinaria che ha riguardato un numero limitato di precari e che ha lasciato irrisolto questo grande nodo della scuola italiana.
Ora si lavora alla nuova modalità di reclutamento e formazione che coinvolge l’università, da una parte, e dall’altra affronterà la questione del precariato italiano. Quest’ultima fase, nuovo reclutamento e formazione, è all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Ora bisogna mantenere la cadenza annuale dei concorsi, perché i nostri insegnanti hanno un’età accentuata”, ha detto il ministro Patrizio Bianchi. Entro giugno avremo la norma sul reclutamento dei docenti”.