di Valentina Santarpia
Il manager latinista di origini molisane spiega nei licei l’importanza del latino per avere successo nella vita. Dai tatuaggi degli attori di Hollywood al profilo Twitter del Papa, la lingua classica starebbe gi conquistando posizioni
Luca Desiata, 51 anni, non ha il profilo del latinista di professione: molisano, sannita, romano di adozione dal 1995, laureato in Ingegneria meccanica alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha sempre fatto il manager ad altissimi livelli: da Procter& Gable ad Accenture e Bain, passando per un master Mba a Insead, occupandosi poi di privatizzazioni per il governo serbo con la Banca mondiale a Belgrado, rientrando in Italia con Enel dal 2006 al 2016, ritrasferendosi all’estero come country manager in Francia e Belgio, fino al 2016, quando il governo italiano lo ha chiamato per diventare amministratore delegato della Sogin.Oggi lavora come presidente del comitato rischi in American Express in italia, ma ha trovato il tempo e la fantasia di scrivere un libro sul latino per vincere nella vita, che raccoglie i contenuti dei suoi interventi nei licei italiani. Obiettivo? Dimostrare, e la sua storia ne un esempio, che il latino tutto tranne che una lingua morta.
Come convince gli studenti?
Con due concetti semplici. Come si pu definire morta se persino l’intelligenza artificiale di Alexa parla latino? E poi: in italiano esistono circa 900 locuzioni latine di uso comune nella lingua parlata, considerando a spanne 900 locuzioni per due o tre parole a locuzione, siamo a un totale di 1800/2700 termini latini di uso comune nel linguaggio comune di un italiano medio, quando il vocabolario medio di un italiano ammonta a circa 2000 parole. Quindi un italiano non si rende conto che la conoscenza del latino parlato pari se non superiore a quella dell’italiano parlato.
Ma a lei come venuta la passione del latino?
Dallo studio alle superiori: frequentavo lo scientifico a Boiano, una cittadina in provincia di Campobasso. Non ricordo la mia prof, ma stato amore a prima vista tra me e il rigore e la logica della lingua. Per esempio, mi rendevo conto che lo studio dell’inglese aveva forti limitazioni, rimaneva sempre incompleto: non ci permetteva di seguire i film americani in versione originale n di capire i testi delle nostri canzoni preferite. Mentre quello che imparavo del latino era assolutamente universale e immutabile: ricordo che leggevo i libri scientifici in latino, a Pisa leggevo in latino i testi di Galileo, Newton, Fibonacci.
Come diventata da passione a forma di divulgazione?
Con l’idea della rivista di cruciverba in latino: quando la lanciai nel 2014 tutti mi davano del pazzo. E invece la rivista ebbe un tale successo che un editore francese nel 2019 ha voluto trasformarla in un libro che diventato un best seller internazionale, e per il semplice motivo che non aveva bisogno di traduzioni nelle lingue locali: il latino davvero un idioma internazionale e noi italiani ne siamo portatori spesso inconsapevoli. Negli ambiti internazionali che ho frequentato, a partire dall’Mba a Parigi, notavo che se un prof citava una espressione latina, tutti si giravano a guardarmi: abbiamo una leadership naturale, in quanto considerati eredi dei romani.
Cosa direbbe a un 14enne per convincerlo a studiare latino?
Di fidarsi del sistema: di cose incomprensibili a 14 anni a scuola se ne vedono tante, dall’analisi matematica, alla fisica: tutte cose inaccettabili all’occhio di un adolescente ma che costituiscono una forma mentis dell’uomo maturo. Ma tutto dipende dall’approccio. Negli oltre trenta interventi che ho tenuto nei licei di tutta italia, anche a distanza, i professori si sono resi conto che necessario avere un atteggiamento pi pratico e moderno: avere la testimonianza di un ingegnere e un manager uno stimolo.
Eppure da anni l’istruzione classica sotto attacco un po’ ovunque: si sostiene che i ragazzi dovrebbero studiare materie pi pratiche. Che ne pensa?
Io invece sono d’accordo con la rivalutazione delle materie astratte e poco concrete. L’adolescenza l’et migliore per sviluppare queste competenze, l’astrazione perfetta per le superiori, mentre economia e finanza hanno senso verso i 30 anni, quando bisogna prendere le prime decisioni finanziarie. uno spreco di energie impegnare la mente di un liceale con materie come economia o ingegneria, che sono adatte all’et adulta. Ad esempio il mio rammarico pi grande non aver completato gli studi musicali alle superiori: quando ho iniziato a lavorare non sono riuscito a recuperare.
Da dove nasce il fascino del latino?
Il latino tornato protagonista in vari ambiti. Si pensi a Fiat che diventa Stellantis, a Tiscali che cambia nome e diventa tessellis (ablativo plurale della parola latina “tessella” che significa tessera per mosaici). O all’account Twitter di Papa Francesco (in latino) che supera il milione di follower. O ai profili di Inter e Real Madrid. O ad Alba chiara di Vasco Rossi tradotta in latino dagli studenti di un liceo. I motti degli Usa e dell’Ue sono in latino – E pluribus unum , In varietate concordia– molti tatuaggi delle star di Hollywood sono in latino -Invictus di Brad Pitt, Quod me nutrit, me destruit, di Angelina Jolie- e il latino pu essere utilizzato ancora in svariati contesti per distinguersi e dare efficacia al messaggio: dall’azienda- Maiora premunt, Redde rationem, Primus inter pares, mutatis mutandis, imprimatur, non plus ultra, ubi maior minor cessat, pro forma, status quo ante– al calcio- Juventus, sponsor , ultras, ex aequo. Se ci si fa caso, dalle convenzioni, ai sistemi giuridici, ai motti delle societ, ai nomi di prodotti e aziende: in tutti i casi in cui non si vuole fare un torto in contesti internazionali alle lingue dei vari membri partecipanti, ecco che il latino rappresenta la lingua d’elezione. Anche il Comitato olimpico internazionale, o la Federazione scacchi, l’hanno adottato perch considerata una lingua super partes, neutra.
Lei ha mai provato a usarla come lingua internazionale?
Certo. Quando ero amministratore delegato di Enel in Belgio, i verbali dei consigli di amministrazione dovevano essere tradotti per legge nelle tre lingue locali ufficiali, francese fiammingo e tedesco, e in pi nelle tre lingue ufficiali di Enel, che erano inglese, spagnolo e italiano. Ad un certo punto ho proposto di redigere un verbale direttamente in latino, in occasione di un consiglio “in absentia”: ho proposto ai consiglieri, gi il titolo in latino, perch no? Gli avvocati (una bulgara e una inglese) hanno detto di s perch per gli avvocati di tutto il mondo il latino pane quotidiano, i consiglieri pure (purch si usassero parole semplici). Tutti d’accordo. Per da Roma chiesero di verificare che i verbali fossero validi legalmente. Ho speso duemila euro per il parere di uno studio legale, che mi conferm che i verbali sarebbero stati validi se redatti in una lingua ufficiale di uno Stato membro dell’Ue. Pensai: bingo, c’ lo Stato vaticano. Purtroppo scoprii in quella occasione che il Vaticano non uno membro ufficiale Ue ma ha uno status particolare e quindi questo cavillo blocc la mia operazione.
Rampelli ha lanciato un’iniziativa per multare chi usa termini stranieri nella Pubblica amministrazione.
Ma per noi il latino non straniero, anzi! Penso proprio che potrebbe sostituire efficacemente molte espressioni inglesi: perch devo dire time line e non linea temporis? Perch brain storming e non procella cerebralis? Perch off site invece di extra moenia? ? Sto lavorando al progetto di costituire una tabella di equivalenze e , tramite business school, diffonderle nel linguaggio aziendale.
C’ un movimento del genere?
S, anche per ripristinarla come lingua di scambi nell’Unione europea: sono state lanciate diverse raccolte di firme, ma c’ poco sostegno politico. Invece durante la presidenza dell’Ue la Finlandia aveva tra le varie lingue in cui aveva tradotto i documenti anche il latino, e ci sono alcuni mezzi di informazione che diffondono notiziari in latino, pur non appartenendo a nazioni con lingue neolatine:: Yle Radio 1 , sempre finlandese, che trasmetteva fino al 2019 il notiziario settimanale Nuntiii Latini ; un altro esempio Radio FREI da Erfurt (Germania) che trasmette in latino una volta alla settimana per un quarto d’ora; o il quotidiano online di notizie di attualit in latino Ephemeris, fondato in Polonia.
Sta pensando a una proposta di legge?
Sarebbe sufficiente non danneggiare ulteriormente l’insegnamento attuale, perch potenziare richiede sempre risorse. Il ministero potrebbe motivare con messaggi che raccontino l’orgoglio di noi italiani nell’essere promotori della lingua, considerandola fondamentale per la formazione. E puntare sul ruolo fondamentale dei professori entusiasti, per proporre e interessare gli studenti con nuovi approcci. Una cosa che si potrebbe rilanciare la sfida della Wikipedia in latino: oggi disponibile in 300 lingue vive, quella in latino per numero e qualit delle voci si posiziona al 51esimo posto, superando un buon 80% delle lingue “vive”. Sarebbe bello se professori e studenti potessero arricchirlo, per portarla nella top ten e dimostrare che il latino una lingua viva. Basta creare una o pi voci sul proprio cantante o attore preferito in latino, e ogni studente sar protagonista di questa rivoluzione.
Qual il suo motto?
Ictus sed invictus, un po’ una rivisitazione, una paronomasia, che ho pensato da enigmista in latino per ricordare di aver superato, come tutti del resto, delle fasi critiche della mia vita e aver sempre ricostruito con tanta energia e voglia di andare avanti.
7 maggio 2023 (modifica il 7 maggio 2023 | 15:00)
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