La scuola italiana, con quasi 1 docente precario su 4, ha estremamente bisogno di stabilizzazione, ha bisogno di avere personale scolastico con contratto a tempo indeterminato e possibilmente confermato a lungo nella stessa sede. La stabilizzazione del personale è la premessa necessaria per consolidare l’azione educativa, assicurare la continuità della progettazione, potenziare il rapporto tra docenti e alunni. In sintesi, per il conseguimento dell’efficacia del sistema d’istruzione.
Conseguire la stabilizzazione del sistema è il sogno di tutti i ministri che in tanti anni si sono succeduti al palazzo della Minerva a viale Trastevere a Roma. Nessuno ci è riuscito (chi si è relativamente avvicinato di più negli ultimi lustri è stata la Gelmini).
La stabilizzazione del personale docente è anche la speranza – purtroppo spesso delusa – delle famiglie e degli stessi studenti che al suono della prima campanella cercano i volti amici e rassicuranti dei docenti che li hanno accompagnati nel precedente tratto del loro percorso scolastico. E ovviamente del personale interessato.
Il sogno del ministro si traduce in un impegno, facile da dichiarare ma sempre difficile da assicurare con successo e con puntualità. La realtà è sempre stata un’altra.
Un impegno che, prima di tutto, vuol dire avviare le procedure di reclutamento da portare a termine nel minor tempo possibile. Concorsi, semplificati al massimo, ma rispettosi del dettato costituzionale che richiede selezione funzionale alla individuazione di personale qualificato e adeguato. La stabilizzazione passa necessariamente da lì.
Qual è la situazione corrente? In questo momento è già sui blocchi di partenza il concorso per l’assunzione di 1.740 docenti di educazione motoria per la scuola primaria, mentre sono già stati annunciati, ma non ancora definiti, non meno di altri cinque concorsi: i due concorsi (ordinario e straordinario) per dirigenti scolastici i cui bandi, annunciati per fine luglio, sono attesi per fine settembre, il concorso straordinario-ter per assumere oltre 35mila docenti della secondaria, il concorso per assumere 145 dirigenti tecnici, il cui regolamento è di imminente pubblicazione, e il concorso per l’assunzione di DSGA, di cui si attende soltanto il bando derivante dal relativo regolamento definito un anno fa.
Sono in cantiere e annunciati altri concorsi.
L’ingorgo concorsuale è assicurato, il miglioramento della stabilizzazione già dall’anno scolastico 24-25, no. E’ già pregiudicato. La realtà mortifica ancora il sogno e la speranza. Per il momento.
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