Il record di supplenti: assunzioni flop, vuota una cattedra su due

Il flop

L’esito di questo nuovo flop delle assunzioni – che ha dimensioni maggiori al Nord, ma ormai normale anche al Sud – rischia di essere un nuovo record di precari. I supplenti, secondo la stima della Uil-Scuola saranno ben pi di duecentomila, con danno per i precari ma soprattutto per gli alunni ai quali non viene garantita la continuit didattica, commenta il segretario Giuseppe D’Aprile. Ecco il dettaglio: In Lombardia nonostante le procedure di immissioni in ruolo, ci saranno oltre 25 mila posti da dare a supplenza. Sempre al Nord Italia segnaliamo la situazione del Piemonte e del Veneto, dove si partir con circa 20 mila supplenti. Si tratta come sappiamo di un problema nazionale che non si limita al Nord Italia – ricorda il segretario Uil – nel Lazio i supplenti sono circa 12 mila, mentre al Sud prendendo come esempio Sicilia, Campania e Puglia, ci attestiamo rispettivamente a quota 13 mila, 11 mila e 10 mila.

La carica dei supplenti

I dati del sindacato -confermati anche dalla preoccupazione della segretaria della Cisl Ivana Barbacci che chiede che vengano rese strutturali anche le assunzioni da graduatorie provinciali dei supplenti (Gps) come da quest’anno si fa per i docenti di sostegno – non solo dimostrano la necessit di un intervento pi radicale nelle politiche di accesso alla professione, peraltro richiesto dal Pnrr, ma anche promettono disagi per gli studenti. L’arrivo dei supplenti diluito nel tempo, a volte anche fino a Natale, e in caso di graduatorie esaurite (anche quelle dei supplenti in alcune regioni) si dovr ricorrere alle mad, gli studenti universitari che si mettono a disposizione delle singole scuole.

I docenti di sostegno

Eppure quest’anno Valditara aveva confermato l’ingresso di un contingente di alcune migliaia di docenti di sostegno, che pur non avendo fatto il concorso, risultano comunque abilitati avendo seguito i corsi dei percorsi Tfa a loro dedicati. Per loro previsto un canale di accesso speciale: sono assunti a settembre, faranno un esame a fine anno scolastico e, se lo passerano, entreranno di ruolo definitivamente. Per gli altri docenti atteso ormai da pi di un anno un nuovo concorso che non stato ancora bandito. Per questo la Uil rilancia una proposta anche pi radicale, una mega stabilizzazione di 250 mila precari: Costerebbe – spiega D’Aprile – 180 milioni di euro, circa 715 euro a precario.

Un esercito di insegnanti per Caivano

Una scuola che pretende di funzionare con 200 mila supplenti, di cui pi della met sul sostegno agli alunni con disabilit, su un totale di poco pi di un milione di addetti, non certo nelle condizioni stabilit, continuit, qualit, protesta dal Cgil con Gianna Fracassi, segretaria scuola. E quanto alle misure annunciate dal ministro Valditara per Caivano (stanziamenti biennali e un piano per rafforzare e recuperare gli studenti) aggiunge: Fare il necessario, come ha dichiarato la presidente Meloni, in questo caso non pu essere rappresentato da una sperimentazione biennale per una manciata di scuole: serve un esercito, ma di insegnanti, stabili e adeguatamente retribuiti. Fare il necessario non certo tagliare 900 istituzioni scolastiche, di cui oltre la met al Sud e 161 solo in Campania. Infine, fare il necessario per quanto ci riguarda significa abbandonare la proposta di autonomia differenziata che rischia di spezzare il sistema nazionale di istruzione e aggravare le differenze territoriali e sociali nel Paese.

Allarme presidi

Intanto, in attesa di due nuovi concorsi per presidi, uno ordinario e uno rapido riservato ai bocciati del concorso del 2017, anche per i dirigenti scolastici si moltiplicano i buchi e le reggenze. In province medie come Brescia, superano il 20 per cento, nelle grandi citt sono anche di pi.

31 agosto 2023 (modifica il 31 agosto 2023 | 19:25)

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