Scuola, sugli stipendi differenziati litigano i dem Amendola e Maran

la polemica Mezzogiorno, 27 gennaio 2023 – 12:31 Botta e risposta sui social tra il deputato napoletano e l’assessore milanese. Un modo per spaccare l’Italia, un insegnante di Milano paga di pi anche la tessera del Pd di Simona Brandolini L’argomento ormai riassumibile con la locuzione stipendi geograficamente differenziati nella scuola. Sebbene il ministro dell’Istruzione e Merito Giuseppe Valditara, dopo una prima fuga in avanti, abbia poi chiarito che non mai stato messo in discussione il contratto nazionale del mondo della scuola, non ho mai parlato di compensi diversi fra Nord e Sud, la polemica via che partita. E questa s giocata tutta tra Nord e Sud, anche in casa Pd. A darsele, metaforicamente, su Twitter sono due pezzi da novanta dei dem: il napoletano, ex ministro per gli Affari europei, Enzo Amendola e l’assessore alla Casa del comune di Milano, Pierfrancesco Maran. Su TwitterComincia il deputato dem: La geniale idea di Valditara: parametrare gli stipendi degli insegnanti a seconda del costo della vita. Un altro modo per spaccare l’Italia, depauperare il Sud, drenare gli insegnanti verso le zone pi ricche del Paese. Gi le mani dalla scuola, resti unitaria e democratica. Pochi minuti e risponde l’assessore: Bisogna anche avere pragmatismo, a Milano con l’attuale stipendio un insegnante non in grado di avere un tenore di vita adeguato e vi una fuga dal lavoro pubblico. Per restare unita la scuola ha bisogno che chi vi lavora possa mantenersi e il costo della vita non uniforme. Un primo botta e risposta diplomatico, ma poi i toni si alzano. ancora Amendola: Il pragmatismo affrontare la questione salariale degli insegnanti (di tutti gli insegnanti), dei dipendenti, e in genere dei lavoratori. Non lo affronti mettendo in competizione i territori. Questa la differenza tra riformismo e leghismo. A quel punto Maran pi diretto: Non credo sia leghismo immaginare che il salario accessorio debba essere legato anche al costo della vita o alla distanza del lavoro dalla propria residenza. O immaginare fondi al sostegno degli affitti non omogenei ma rivolti ai luoghi dove il costo della vita sale di pi. E poi aggiunge una stoccata finale: P.S. senza polemiche. La differenza di costi cos radicata che sul sito del Pd nazionale, un insegnante residente a Milano paga la tessera 35 euro e un insegnante di Napoli 28 euro. Per guadagnano uguale. Il sondaggioIl dibattito aperto, dunque, nel Pd ma non solo. Orizzonte scuola ha lanciato un sondaggio: ebbene il 55 per cento degli utenti d’accordo con la proposta di prevedere retribuzioni differenziate. La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui 27 gennaio 2023 | 12:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

Pietro Guerra

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