di Redazione Università
Giuseppe Valditara, storico ed ex capo dipartimento del ministero, in pista per Viale Trastevere e Gloria Saccani Jotti, anatomopatologa punta all’Università. Chi sono gli aspiranti ministri
A pochi giorni dall’incarico a Giorgia Meloni spuntano finalmente anche i candidati al ministero dell’Istruzione e al ministero dell’Università. Una vecchia conoscenza per viale Trastevere, Giuseppe Valditara, professore di diritto romano e senatore, da qualche anno riavvicinatosi alla Lega dopo una militanza in Alleanza Nazionale, che seguiva un inizio nella nidiata dell’ideologo bossiano Gianfranco Miglio. E una new entry per Università e Ricerca, Gloria Saccani Jotti, medico e professore all’Università di Parma, 66 anni tra una settimana, deputata per la seconda volta nelle file di Forza Italia. Saccani Jotti, che vive a Milano ed è amica di Marta Fascina, la compagna di Silvio Berlusconi, è stata candidata a Cesena alle ultime politiche. Fino a quando Berlusconi non ha svelato ufficialmente il suo nome, il totoministri aveva indicato Anna Maria Bernini, già ministro per i rapporti con l’Unione europea nel Berlusconi IV e poi capogruppo di Forza Italia al Senato, come possibile ministro dell’Università e della Ricerca.
Da Bossi a Fini e ritorno
Giuseppe Valditara, classe 1961, maturità classica al Berchet e poi laurea in giurisprudenza alla Statale di Milano, conosce il ministero come le sue tasche: non solo perché da parlamentare è stato il relatore della legge Gelmini nel 2010 – ruolo che rende tuttora complicato il suo rapporto con il mondo della scuola, per non dire dei sindacati che ancora ricordano la brutalità dei tagli -, ma è stato anche capo dipartimento durante il periodo del ministro leghista Bussetti: si era parlato di lui come sottosegretario ma alla fine toccò a Fioramonti perché il posto spettava al M5S. Per ottenere la sua nomina a capo dipartimento, Bussetti finì per far promuovere Fioramonti viceministro per l’università, che per qualche mese ebbe due referenti, uno formale (Fioramonti) e uno col mandato del ministro (Valditara). Anche dopo la caduta del governo giallo-verde Valditara ha avuto diversi incarichi che lo hanno tenuto in zona Viale Trastevere, tra commissioni e missioni. La sua carriera professionale è stata invece interna all’Università: in Piemonte dove è diventato ordinario di storia del diritto romano nel 1997 e poi a Roma dove dal 2005, anno di fondazione, al 2018 ha insegnato in quella Università Europea voluta e creata dai Legionari di Cristo dove ha preso la laurea anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana (febbraio 2021, tesi in storia del mondo cristiano). Della medesima università Valditara è stato anche preside di facoltà di Giurisprudenza fino al 2011. Negli ultimi anni è stato molto vicino a Matteo Salvini tanto da essere considerato tra gli ideologi della svolta sovranista, come si può riconoscere anche in alcuni suoi scritti, nella sua rivista Logos (inattiva dal 2019) e nei contatti con i siti di estrema destra legati alla alt right americana e a Steve Bannon.
Un medico per l’Università
Gloria Saccani Jotti è una new entry del toto ministri, ma è un volto noto per i telespettatori di Canale 5 dove da anni interviene nel Tg5 notte con consigli di medicina generale e di salute, che le sono valsi anche la creazione di un gruppo Fb di commenti ironici. Nel suo curriculum ci sono, oltre al posto di ordinario a Parma, anche un posto nel Cda dell’Agenzia Italiana del Farmaco e per quattro anni (dal 2009 al 2013) e del Consiglio Superiore di Sanità. E’ stata anche membro del cda del Cnr. Nella scorsa legislatura, oltre ad essere membro della commissione cultura, ha proposto di dividere il ministero dell’Università da quello della Ricerca, o almeno di creare un viceministro con delega alla Ricerca. Si vedrà se manterrà questa impostazione.
18 ottobre 2022 (modifica il 18 ottobre 2022 | 18:33)
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