Maturità, contrasto alla violenza sulle donne, rapporto scuola-genitori e scuole d’estate: diversi i punti con cui il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, delinea la sua azione in un dialogo con Flavia Amabile de La Stampa pubblicato oggi, 28 settembre. Immancabile l’accenno alla volontà di ripristinare l’autorevolezza della scuola, perché per il ministro “deve prevalere la cultura del rispetto. È il senso della riforma del voto in condotta e delle sospensioni approvata in Consiglio dei ministri. Una riforma non meramente punitiva ma tesa ad educare al rispetto di chiunque. Chi si comporta in modo violento dovrà capire che il suo comportamento è sbagliato attraverso un’attività di approfondimento, che si concluderà con una relazione che lo studente dovrà presentare ai propri insegnanti, ma anche attraverso attività di cittadinanza solidale“.
Contrasto alla violenza sulle donne
Da quest’anno scolastico nelle scuole partirà un progetto contro la violenza sulle donne e il ministro Valditara si aspetta una risposta “molto positiva. Perché queste lezioni uniscono la passione di docenti, che saranno appositamente formati al protagonismo diretto degli studenti in gruppi di autoriflessione in cui loro saranno centrali. Si tratta di un esempio della scuola costituzionale che stiamo realizzando, una scuola che mette al centro la persona dello studente mutuando lo spirito della Carta e che ha rovesciato l’impostazione fascista che metteva la persona al servizio dello Stato”.
Rapporti scuola e famiglia
Per il ministro devono terminare una volta per tutte gli scontri con il Tar: “Dobbiamo porre fine ai contenzioni amministrativi – ha dichiarato a La Stampa -. Ho incontrato il presidente del Consiglio di Stato e siamo d’accordo sulla necessità di un’opera di semplificazione delle leggi. Abbiamo individuato delle norme su cui lavorare per rendere più semplice la vita dei dirigenti scolastici e dei docenti e per evitare il contenzioso amministrativo“.
Scuole aperte d’estate
Valditara ha parlato poi del piano che “ha l’obiettivo a partire dal 2024 di dare ai figli delle famiglie di lavoratori durante il periodo estivo la possibilità di non perdere il punto di riferimento fondamentale che è la scuola. Ovviamente i ragazzi non dovranno studiare – ha precisato – ma avranno a disposizione un luogo ricreativo dove potranno divertirsi in modo sano con attività sportive, teatrali, di approfondimento e anche di recupero. Il coinvolgimento di docenti e studenti sarà volontario e utilizzeremo la collaborazione di associazioni del terzo settore e di universitari”.
Esame di maturità
Cambiamenti in vista? “La struttura delle prove scritte non cambierà”, ha dichiarato Valditara che ha suggerito però che è necessario “precisare meglio che cosa si intende per colloquio orale e come dovrà svolgersi”.
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