Approvato nel luglio 2021, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è il documento del governo italiano che illustra alla Commissione Europea come investirà i fondi del programma Next generation Eu. Entro il 2026, infatti, l’Italia riceverà da Bruxelles 191,5 miliardi di cui 122,6 in prestito e 68,9 come sovvenzioni a fondo perduto. Si tratta del 38% dell’intero piano per rilanciare l’economia europea, mitigando l’impatto della pandemia e traguardando le sfide a lungo termine. Le condizioni sono stringenti, una serie di riforme strutturali secondo una precisa road map europea, ma il PNRR è un’occasione unica di sviluppo e di crescita per il nostro Paese.
Il classico “treno da non perdere”.
Il Piano raggruppa i progetti in 6 missioni: digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, rivoluzione verde e transizione ecologica, infrastrutture per una mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, coesione e inclusione, salute.
In valori assoluti, siamo il Paese che investirà di più in transizione ecologica (71,8 mld, 37,5% del totale) e digitalizzazione (48,1 miliardi, 25,1%).
Nel piano italiano spiccano la riforma e la digitalizzazione della pubblica amministrazione e del sistema giudiziario, il miglioramento del contesto imprenditoriale attraverso la digitalizzazione delle imprese, l’incremento dell’efficienza energetica degli edifici, l’espansione delle reti a banda ultra larga e della connettività 5G, la promozione delle energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni nel trasporto pubblico con investimenti nella mobilità urbana sostenibile e nelle ferrovie.
Con il Piano RiGenerazione Scuola, in particolare, il Pnrr vara una doppia strategia: la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’edilizia scolastica, per favorire una progressiva riduzione dei consumi energetici e il processo di climate recovery, e la successiva sostituzione di parte del patrimonio edilizio scolastico per modernizzarlo e renderlo sostenibile. Secondo un report di Ance, infatti, più della metà degli edifici attivi risale a prima del 1974 e, di questi, il 43% si trova in zone a rischio sismico, il 54% non ha un certificato di collaudo, il 59% non dispone di prevenzione incendi, al 42,5% manca qualsiasi accorgimento di riduzione dei consumi energetici e il 17,7%, infine, non ha un piano d’emergenza.
Il piano intende intervenire su circa 195 edifici scolastici, e un totale di oltre 410 mila mq, per portare beneficio a circa 58 mila studenti, dimezzare il consumo di energia finale e ridurre cospicuamente le emissioni di gas a effetto serra. Tra le best practice meritano una menzione i 46 progetti di riqualificazione e messa in sicurezza, proposti da Comuni e Province e varati dalla Giunta dell’Emilia-Romagna, che godranno anche di fondi del Pnrr per incidere sulla qualità urbana e sul rapporto culturale-educativo nei territori.
Bruxelles ha anche approvato 24,9 mld di prefinanziamento, il 13% del totale. Entro il 2021 l’Italia avrebbe dovuto spendere 15,4 mld invece, a fine febbraio, ne risultavano spesi solo 5,1. Ritardi preoccupanti dovuti, sembra, alle dimensioni dei comuni: il 69% ha meno di mille abitanti e non possiede strutture per progettazione e realizzazione di bandi Ue. Molti di loro hanno chiesto di essere sostenuti nell’attuazione delle iniziative del Pnrr.
Il Gruppo Iren è già all’opera anche in Piemonte e Liguria per far sì che i territori non perdano le molteplici opportunità offerte dal Pnrr. Con il suo know-how, questa multiutility può concretamente supportare la pubblica amministrazione attivando gli investimenti necessari e concretizzandoli in tempi rapidi.
Se a livello sistemico è di fondamentale importanza la riqualificazione del patrimonio edilizio, allora sarà cruciale la scelta di partner nella progettazione e gestione di soluzioni di efficienza energetica. È in questo senso che, in varie regioni, si sta già muovendo Iren Smart Solutions: la società del Gruppo Iren, dedicata all’efficienza energetica per condomini, imprese, Terzo settore e Pubblica amministrazione, garantisce soluzioni “chiavi in mano” per interventi complessi, offrendosi come unico interlocutore e operando in linea con le politiche green del Gruppo.
Iren Smart Solutions sviluppa soluzioni integrate e personalizzate di efficientamento con impianti, materiali, prodotti e servizi innovativi e affidabili, capaci di ripagarsi grazie ai risparmi e all’accesso a incentivi e bonus. Dalla gestione calore all’adozione del fotovoltaico, dalla cogenerazione alla riqualificazione degli edifici, dall’illuminazione pubblica al relamping led, dal monitoraggio di impianti e consumi fino al global service tecnologico e alla consulenza dedicata, la multiutility si affianca così al cliente come “general contractor” facendosi carico dell’investimento in qualità di ESCo certificata UNI 11352 (Energy Service Companies). Un approccio multidisciplinare che rispecchia la mission di Iren: proposte e progetti per la città smart e la riqualificazione urbana.
, 2022-06-20 07:00:00, Approvato nel luglio 2021, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è il documento del governo italiano che illustra alla Commissione Europea come investirà i fondi del programma Next…, CREATO PER IREN