Ilmedico aggredito con un’accettanel parcheggio del Policlinico di San Donato Milanese si era permesso di protestare con lo sconosciuto che aveva tamponato la sua auto in sosta.
Nelle nostre vite sorvegliate e blindate, gli incontri pi pericolosi ormai si fanno al volante, una delle poche situazioni in cui ci capita ancora di incrociare degli estranei. E una categoria particolarmente insidiosa di estranei, bench sembri un paradosso, sono certi vicini di casa: l’assassino di Fidene che fa una strage in assemblea, quello di Chioggia che uccide un pensionato per un pestone involontario.
Tra ingorghi e pianerottoli ciascuno di noi ha un’esperienza da raccontare, sebbene dall’esito meno drammatico. Tempo fa, un’auto mi ha tagliato platealmente la strada. Non ho nemmeno imprecato (avevo i bambini a bordo), mi sono limitato ad allargare le braccia e a ridere. L’automobilista ha inchiodato ed sceso correndo verso la mia macchina con un bastone di ferro in mano, lasciandomi appena il tempo di imboccare una viuzza laterale.
Poi si scopre che l’aggressore del medico era un pregiudicato, che lo stragista condominiale non aveva mai superato la morte del figlio. C’ sempre una ragione che tenta di spiegare tutto, dopo. Ma prima?
In attesa di idee migliori, cercher di attenermi al consiglio che la mamma di Wonder consegna al suo bambino: Tra la ragione e la gentilezza scegli sempre la gentilezza. Anche se, talvolta, neppure quella riesce a spegnere la suscettibilit di un ego malato.
Il Caff di Gramellini vi aspetta qui, da marted a sabato. Chi abbonato al Corriere ha a disposizione anche PrimaOra, la newsletter che permette di iniziare al meglio la giornata. Chi non ancora abbonato pu trovare qui le modalit per farlo, e avere accesso a tutti i contenuti del sito, tutte le newsletter e i podcast, e all’archivio storico del giornale.
14 dicembre 2022, 07:15 – modifica il 14 dicembre 2022 | 07:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-12-14 06:57:00,
Ilmedico aggredito con un’accettanel parcheggio del Policlinico di San Donato Milanese si era permesso di protestare con lo sconosciuto che aveva tamponato la sua auto in sosta.
Nelle nostre vite sorvegliate e blindate, gli incontri pi pericolosi ormai si fanno al volante, una delle poche situazioni in cui ci capita ancora di incrociare degli estranei. E una categoria particolarmente insidiosa di estranei, bench sembri un paradosso, sono certi vicini di casa: l’assassino di Fidene che fa una strage in assemblea, quello di Chioggia che uccide un pensionato per un pestone involontario.
Tra ingorghi e pianerottoli ciascuno di noi ha un’esperienza da raccontare, sebbene dall’esito meno drammatico. Tempo fa, un’auto mi ha tagliato platealmente la strada. Non ho nemmeno imprecato (avevo i bambini a bordo), mi sono limitato ad allargare le braccia e a ridere. L’automobilista ha inchiodato ed sceso correndo verso la mia macchina con un bastone di ferro in mano, lasciandomi appena il tempo di imboccare una viuzza laterale.
Poi si scopre che l’aggressore del medico era un pregiudicato, che lo stragista condominiale non aveva mai superato la morte del figlio. C’ sempre una ragione che tenta di spiegare tutto, dopo. Ma prima?
In attesa di idee migliori, cercher di attenermi al consiglio che la mamma di Wonder consegna al suo bambino: Tra la ragione e la gentilezza scegli sempre la gentilezza. Anche se, talvolta, neppure quella riesce a spegnere la suscettibilit di un ego malato.
Il Caff di Gramellini vi aspetta qui, da marted a sabato. Chi abbonato al Corriere ha a disposizione anche PrimaOra, la newsletter che permette di iniziare al meglio la giornata. Chi non ancora abbonato pu trovare qui le modalit per farlo, e avere accesso a tutti i contenuti del sito, tutte le newsletter e i podcast, e all’archivio storico del giornale.
14 dicembre 2022, 07:15 – modifica il 14 dicembre 2022 | 07:57
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, Massimo Gramellini